Ron Hanko
Desideriamo ora trattare l’importante argomento Battista che la fede deve necessariamente precedere il battesimo. Dunque i Battisti parlano del battesimo come il “battesimo dei soli credenti.”
La prima cosa che deve essere detta è che la posizione Battista è un’impossibilità. Come abbiamo messo in evidenza, il Battista può, al meglio, battezzare soltanto coloro che fanno una professione di fede. Siccome nessuno può conoscere il cuore, non vi è modo di assicurare che tutte le persone che vengono battezzate sono dei veri credenti.
A questo punto i Battisti di solito rispondono, come abbiamo messo in evidenza, che essi battezzano meno non credenti di quelli che praticano il battesimo di famiglia o degli infanti. Ciò, ovviamente, non può essere dimostrato, ma il fatto è che se una chiesa Battista battezza anche soltanto un ipocrita o non credente, essa non sta più praticando il “battesimo dei soli credenti.”
Ciò, tuttavia, non è il punto principale. Le parole di Gesù in Marco 16:16 affermano che “Colui che crede ed è battezzato sarà salvato, ma colui che non crede sarà dannato.” Questo verso deve essere spiegato, specialmente perché le sue parole sono il comando e l’autorizzazione per la chiesa del Nuovo Testamento di battezzare.
Primo, il verso non dice (anche se ogni Battista lo legge in questo modo): “Colui che crede e poi e battezzato sarà salvato.” Esso dice solo che sia fede che battesimo sono necessari per la salvezza.
Secondo, solo perché fede e battesimo solo lì elencati in questo ordine non significa che essi devono necessariamente verificarsi in questo ordine. In II Pietro 1:10 la chiamata è elencata prima dell’elezione, ma la chiamata non viene prima dell’elezione, come sa ogni Calvinista.
L’ordine in Marco 16:16 è semplicemente un ordine di importanza. La fede è elencata prima del battesimo perché essa è molto più importante. Noi vediamo questo nell’ultima parte del verso dove il battesimo non è nemmeno menzionato di nuovo, anche se la fede lo è.
Se l’ordine in Marco 16:16 è un ordine temporale, o l’ordine in cui le cose devono verificarsi nel tempo, allora l’ordine è: fede, battesimo, e [solo a questo punto] salvezza: “Colui che crede ed è battezzato sarà salvato.” Nessuno vuole quest’ordine!1
In più, vi sono passaggi nel Nuovo Testamento che suggeriscono che almeno in alcuni casi la fede non precede il battesimo. Atti 19:4 ci dice del battesimo di Giovanni e di come Giovanni disse alle persone quando le battezzava che esse dovevano credere in Colui che stava per venire dopo di lui. Egli non le battezzava perché avevano già creduto in Cristo.
Per quanto riguarda il verso 4, il Battista ha due opzioni. Egli può dire che il battesimo di Giovanni non era un vero battesimo neotestamentario, anche se più di metà dei riferimenti al battesimo nel Nuovo Testamento sono al battesimo di Giovanni (e quindi non si può trarre alcuna conclusione da esso per la pratica neotestamentaria), o egli può ammettere che la fede non sempre precede il battesimo.
(“Faith and Baptism,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 271-273)