Ron Hanko
E’ chiaro, dai vari modi in cui la fede è descritta nella Scrittura, che la fede salvifica include differenti “atti.” In queste descrizioni possiamo vedere che vi è un certo sviluppo e crescita della fede quando essa è data ed è esercitata dai credenti. Luca 17:5, per esempio, dice: “Gli apostoli dissero al Signore: ‘aumentaci la fede’.”
Anche se Cristo è sempre l’oggetto della fede, essa include guardare a Lui (Isaia 45:22), venire a Lui (Matteo 11:28), trovare rifugio in Lui (Ebrei 6:18), riceverlo (Giovanni 1:12), rivestirsi di Lui (Romani 13:14), e darsi a Lui (II Corinzi 8:5).
Tutto questo descrive specialmente una seconda attività della fede salvifica:quella di confidare in Cristo. Abbiamo già detto che un atto principale della fede salvifica è la conoscenza. Confidare è un altro. Questi due elementi della fede salvifica sono menzionati in relazione l’uno all’altro in II Timoteo 1:12: “Io so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è in grado di preservare ciò che ho affidato a lui fino a quel giorno.” Come questo verso mette in evidenza, confidare, aver fiducia, o essere persuasi, è qualcosa basata sulla conoscenza (“Io so …”). La parola stessa persuaso enfatizza questo. Si è persuasi dalla verità e da argomenti logici e solidi.
Non possiamo confidare o essere persuasi se non sappiamo. Non possiamo confidare in Cristo per la salvezza a meno che sappiamo che Egli è Dio manifestato nella carne (I Timoteo 3:16, versione Diodati e Nuova Diodati), Colui che ha dato la Sua vita come prezzo di riscatto per molti (Matteo 20:28).
Questo secondo elemento della fede salvifica—confidare in Cristo—enfatizza la natura personale della fede salvifica. E’ questa fiducia, infatti, che rende la conoscenza della fede non soltanto un “sapere a riguardo di” ma anche un “conoscere” realmente Dio Stesso in modo personale per come Egli si rivela attraverso Gesu’ Cristo.
Senza questo elemento di fiducia non vi sarebbe differenza tra la fede salvifica e il tipo di “fede” dei demoni (Giacomo 2:19), perchè i demoni “credono” che vi è un solo Dio, e tremano. Nè essi sono i soli che credono in questo modo e senso. Molti hanno ricevuto l’insegnamento della Parola e non possono trovare argomentazioni contro di essa, e tuttavia essi non hanno mai confidato in Dio o in Cristo.
La fiducia, in quanto elemento della fede salvifica, non soltanto permette a qualcuno di capire che la Parola è vera, ma anche che è vera per se stesso. La fiducia, quindi, può essere descritta in termini di darsi a Cristo o riposare in Lui (II Corinzi 8:5; Matteo 11:28). Essa include il completo abbandono di se stessi, la resa dell’anima a Lui per la potenza e la grazia dello Spirito.
Vi è chi desidera parlare della fede solamente in termini di conoscenza o assenso intellettuale. Anche noi crediamo che è necessario enfatizzare la conoscenza contrariamente all’affidarsi ai “sentimenti” e al resistere la sana dottrina, concezioni oggi molto popolari. Tuttavia, alla luce dell’insegnamento stesso della Scrittura, noi non crediamo che sia adeguato descrivere la fede solamente in termini di attività intellettuale. Essa è anche, come Paolo dice in II Timoteo 1:12, qualcosa che riguarda l’affidare se stessi a Cristo e così trovare in Lui pace e riposo. Senza questo, non siamo niente e non abbiamo niente.
(“Faith and Trust,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 195-196)