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Formula per l’Ordinazione (o Installazione) di Missionari

Amati nel nostro Signore e Salvatore e tutti coloro qui presenti:

Vi è noto che il nostro fratello [Nome], chiamato dalla Chiesa Protestante Riformata …………….. come ministro missionario della Parola tra i Pagani (Dispersi), (e recentemente esaminato dalla Classe di ………… ) deve ora essere pubblicamente ordinato (installato) come missionario.

Noi quindi ti richiediamo, amato fratello [Nome], di alzarti e di prestare attenzione ad una breve dichiarazione che riguardo l’ufficio dei ministri missionari della Parola.

Dal momento che il nostro Dio, secondo la Sua infinita misericordia, ha scelto una Chiesa a vita eterna, e la raduna mediante il Suo benedetto evangelo da ogni nazione, e da tutte le tribù e popoli e lingue, alla comunione del Suo Figlio, nell’unità della vera fede, il nostro risorto Salvatore ha quindi ordinato un ufficio ed ha chiamato uomini per portare il messaggio della salvezza a tutti i popoli, comandando ai Suoi apostoli, ed in loro a tutti i legittimi ministri della Parola: “Andate in tutto il mondo, e predicate l’evangelo ad ogni creatura.” Marco 16:15. Perché Colui che è asceso di molto al di sopra di tutti i cieli, così che potesse riempire tutte le cose, diede alcuni come apostoli, ed alcuni profeti, ed alcuni evangelisti, ed alcuni pastori e dottori (insegnanti); per il perfezionamento dei santi, all’opera del ministero, all’edificazione del corpo di Cristo. E gli Apostoli, rispondendo a ciò, andarono nel mondo dichiarando l’intero consiglio di Dio, in particolare il ravvedimento, e la remissione dei peccati, attraverso la fede in Gesù Cristo, testimoniando: “perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.” Giovanni 3:16. ” Ma tutte le cose sono da Dio che ci ha riconciliati a se stesso attraverso Cristo, e ci ha dato il ministero della riconciliazione, per testimoniare che Dio era in Cristo a riconciliare il mondo a se stesso, non imputando a loro le loro trasgressioni, ed ha affidato a noi la parola di riconciliazione. Noi siamo ambasciatori, quindi, a nome di Cristo, come se Dio vi stesse esortando per mezzo di noi, noi vi esortiamo nel per Cristo, siate riconciliati con Dio.” II Corinzi 5.

Senza questa parola di riconciliazione, la fede in Cristo e di conseguenza la salvezza, è e rimane per sempre impossibile, perchè la Sacra Scrittura dice, Atti 4:12: “Ed in nessun altro è la salvezza: perchè non vi è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato tra gli uomini nel quale dobbiamo essere salvati;” ed altrove, Romani 10:14-15, 17: “Come crederanno in colui che non hanno udito? E come udranno senza un predicatore? E come predicheranno se non sono mandati? Così dunque la fede viene mediante l’udire, e l’udire mediante la Parola di Dio.”

Anche se tutti i ministri della Parola hanno in comune che a loro è affidata la predicazione del Vangelo, l’amministrazione dei Sacramenti, il governo della Chiesa, ed il mantenimento della disciplina Cristiana, sì, tutto quanto pertiene secondo la Parola di Dio all’ufficio di pastore ed insegnante, ed anche se dalla differenza del campo di lavoro non ne risulta alcuna differenza concernente ufficio, autorità o dignità, dal momento che tutti possiedono la stessa missione, lo stesso ufficio e la stessa autorità, tuttavia nonostante questo è necessario che alcuni si affatichino nelle congregazioni già stabilite, mentre altri sono chiamati e mandati a predicare il Vangelo a coloro che sono al di fuori, per portarli a Cristo. E che ogni uomo permanga nella chiamata in cui è stato chiamato dalla Chiesa di Dio e di conseguenza da Dio Stesso e per la quale ognuno ha ricevuto doni, finchè piace al Signore di condurlo lungo una legittima via ad un differente campo di lavoro.

 

Ai Pagani

Che ai Pagani anche questa buona notizia debba essere portata appare chiaramente da Matteo 28:19: “Andate quindi ed insegnate a tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato.”

Lo stesso fu rivelato a Pietro col mostrargli un grande lenzuolo, come se fosse, calato giù da quattro angoli sulla terra, in cui erano ogni maniera di bestie, e con ciò gli fu comandato di scendere giù dal Gentile Cornelio, dicendo: “Alzati, e scendi e và con loro, non dubitando di niente, perchè Io li ho mandati,” Atti 10:20. Similmente Egli parlò a Paolo in una visione nel tempio: “Dipartiti, perché Io ti manderò lontano ai Gentili.” Atti 22:21.

Questo incarico divino fu anche svolto dalla chiesa di Antiochia, quando essi, dopo digiuno e preghiera, imposero le loro mani su Barnaba e Saulo e li mandarono a predicare il Vangelo anche ai Gentili, Atti 13. E quando essi nel loro primo viaggio missionario furono arrivati ad Antiochia in Pisidia, testimoniarono ai Giudei che contraddicevano: “Ecco, noi ci volgiamo ai Gentili. Perché così il Signore ci ha comandato, dicendo: ‘Io ti ho posto per una luce dei Gentili, che tu fossi per salvezza all’estrema parte della terra’.”

Ed oltre a tutto questo è evidente che l’opera delle missioni è il compito della Chiesa poichè il Signor Gesù Stesso chiama la Sua Chiesa il sale della terra, e dice: “Voi siete la luce del mondo. Una città su una collina non può essere nascosta. Né gli uomini accendono una lampada e la pongono sotto il moggio, ma sul candeliere.” Matteo 5.

Ai Dispersi

Che ai Dispersi anche questa buona notizia debba essere portata è chiaramente dedotto da ciò che Dio dice in Ezechiele 34:11-16: “Poiché, così dice il Signore, Jehovah: Eccomi! io stesso domanderò delle mie pecore, e ne andrò in cerca. Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in cerca delle mie pecore, e le ritrarrò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre; e le trarrò di fra i popoli e le radunerò dai diversi paesi, e le ricondurrò sul loro suolo, e le pascerò sui monti d’Israele, lungo i ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese. Io le pascerò in buoni pascoli, e i loro ovili saranno sugli alti monti d’Israele; esse riposeranno quivi in buoni ovili, e pascoleranno in grassi pascoli sui monti d’Israele. Io stesso pascerò le mie pecore, e io stesso le farò riposare, dice il Signore, l’Eterno. Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, fortificherò la malata, ma distruggerò la grassa e la forte: io le pascerò con giustizia.”

Che il Signore faccia questo per mezzo dei Suoi servi, è chiaramente mostrato dalla via in cui Dio, nello stesso capitolo, rimprovera i pastori infedeli: “Nè avete ricondotto quella che era smarrita,” ed esprime la sua santa indignazione perchè: “Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la faccia del paese, e non v’è alcuno che ne domandi, alcuno che le cerchi!.” Ezechiele 34:4, 6.

Lo stesso segue anche dal fatto che Gesù, il Quale Stesso fu mandato “alle pecore perdute della Casa di Israele,” chiama la Chiesa il sale della terra, mentre, oltre a tutto questo, l’esempio dell’Apostolo Paolo ci insegna chiaramente che è la nostra alta chiamata di portare il pane della vita ai nostri dispersi fratelli secondo la carne dovunque, e quindi certamente prima di tutto nel nostro proprio paese, per radunarli, se possibile, come congregazioni del nostro Signore.

E dal momento che tu, amato fratello, sei ora chiamato e sei ora mandato ad affaticarti tra i Pagani (Dispersi), devi considerare quali importanti doveri incombono perciò su te:

In primo luogo tu devi portare alla loro attenzione, con ogni mezzo adatto e lecito, la buona notizia che Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Tutte le tue azioni, il tuo parlare e il tuo silenzio, sì, tutta la tua influenza deve cooperare a raccomandare il vangelo di Cristo. Che il tuo portamento sia senza concupiscenza, aborri ciò che è male, attieniti fermamente a ciò che è bene, così che tu possa essere in grado di dire con l’Apostolo Paolo, I Corinzi 9:19, 22, 27: “Perché anche se son libero da tutti mi son fatto servo a tutti, che io potessi guadagnare i più … io sono divenuto ogni cosa a tutti, che io potessi con ogni mezzo salvarne alcuni. Io disciplino duramente il mio corpo, e lo riduco in schiavitù, che talora, avendo predicato ad altri, io stesso non sia riprovato.”

Secondo, tu sei tenuto, se piace a Dio di rendere la tua opera fruttuosa al raduno di una chiesa, di amministrare il Sacramento del Santo Battesimo secondo l’istituzione del Signore e la richiesta del patto.

Di più, tu sei chiamato dovunque sia necessario e possibile ad ordinare anziani e diaconi, come anche Paolo incaricò Tito, capitolo 1:5, dicendo: “Per questa causa ti lasciai a Creta, che tu mettessi in ordine le cose rimanenti, e stabilissi anziani in ogni città, come ti diedi incarico.” Ma non imporre le mani con fretta a nessun uomo.

Inoltre, ti è affidata, in quanto ministro di Cristo ed amministratore dei misteri di Dio, l’amministrazione della Santa Cena del Signore secondo l’istituzione di Cristo.

Oltre a questo, ti è raccomandato il mantenimento della disciplina Cristiana nel mezzo della congregazione, mediante il fedele uso delle chiavi del Regno, come il nostro Signore Gesù ha detto: “Và, mostragli la sua colpa, tra te e lui soltanto,” etc. E successivamente: “In verità Io ti dico, qualsiasi cosa legherete sulla terra, sarà stata legata in cielo.”

Ed infine, amato fratello, sii un fedele servo di Gesù Cristo, ed un attento pastore del gregge. “Predica la Parola, insisti a tempo, fuor di tempo, riprova, rimprovera, esorta, con ogni pazienza ed insegnamento … sii un esempio a coloro che credono, in parola, in maniera di vita, in amore, in fede, in purezza.” … “Bada alla lettura, alle esortazioni, all’insegnamento. Non negligere il dono che è in te.” … “Sii diligente in queste cose, dà te stesso interamente ad esse, che il tuo progresso possa essere manifesto a tutti. Bada a te stesso, e al tuo insegnamento. Continua in queste cose, perchè nel far così tu salverai te stesso e coloro che ti odono.” II Timoteo 4:2 e I Timoteo 4:12b, 16.

E affinchè ora ognuno qui presente possa udire, amato fratello, che tu sei disposto e pronto ad intraprendere il ministero della Parola tra i Pagani (Dispersi), ti è richiesto di rispondere sinceramente alle seguenti domande:

Primo. Io ti chiedo: senti nel tuo cuore che sei lecitamente chiamato dalla Chiesa di Dio e quindi da Dio Stesso, a questo santo ministero?

Secondo. Credi che i libri dell’Antico e Nuovo Testamento sono la sola Parola di Dio, e la perfetta dottrina della salvezza, e rigetti ogni dottrina ad essa ripugnante?

Terzo. Prometti di svolgere fedelmente il tuo ufficio, secondo la medesima dottrina per come sopra descritta, e di adornarla con una pia vita; ed anche, di sottometterti, in caso dovessi renderti colpevole in vita o dottrina, all’ammonizione ecclesiastica, secondo l’ordinanza pubblica delle chiese?

Risposta: Sì, in verità, con tutto il mio cuore.

Allora il Ministro che gli ha posto quelle domande, mentre lui ed altri Ministri che sono presenti imporranno le loro mani* sul suo capo, dirà:

“Và allora, amato fratello, ed insegna a tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio, e dello Spirito Santo. Dio il nostro Padre celeste, Che ti ha chiamato al Suo santo ministero, ti illumini col Suo Santo Spirito, ti fortifichi con la Sua mano e ti governi in tal modo nel tuo ministero, che tu possa camminarvi gentilmente e fruttuosamente, alla gloria del Suo Nome, e alla propagazione del Regno del Suo Figlio Gesù Cristo.” Amen.

*Questa cerimonia non sarà usata nel caso di coloro che sono stati precedentemente nel Ministero.

Per altre risorse in italiano, clicca qui.

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