Arie denHartog
Da: Standard Bearer n° 3.
Parte (1)
Una delle principali caratteristiche del Cristianesimo liberale moderno è la sua avversione alla dottrina. Non soltanto esso rigetta tutte le grandi dottrine fondamentali della fede Cristiana, ma vuole perfino andare oltre: desidera sbarazzarsi della dottrina completamente. Secondo i suoi insegnanti la dottrina non è importante per il Cristianesimo. I credi storici della chiesa sono messi da parte come non rilevanti per la nostra epoca, e, al meglio, sono considerati interessanti documenti storici. Essi, cioè, possono essere considerati interessanti espressioni della fede della chiesa del sedicesimo e diciassettesimo secolo, ma la chiesa di oggi esprime la sua fede in un modo differente. Quando la chiesa insiste sul mantenere certe dottrine causa solo offese e divisioni. La chiesa piuttosto deve essere unita su certi vaghi principi generali di religione, come l’amore di Dio per tutti gli uomini, la paternità universale di Dio, e la fratellanza di tutti gli uomini, e qualche altro largo principio morale. Sulla base di questi principi generali la chiesa deve essere unita nella causa dell’evangelismo e dell’azione sociale e deve cercare di cambiare il mondo.
Perfino questi principi generali non devono essere definiti troppo attentamente, perchè altrimenti poi alcuni nella chiesa si offenderanno. In realtà quasi tutti devono essere riconosciuti come Cristiani, non importa cosa credono o come vivono. Noi abbiamo bisogno di una semplice fede Cristiana senza pronunciamenti teologici. Questo, si afferma, è la religione che Gesù insegnò. Questa è la religione del Sermone sul Monte e della regola d’oro. Questa religione è supposta essere ispirata soltanto dalla persona di Gesù. Egli è l’esempio ispiratore affinchè tutti gli uomini lo seguano. Gesù, come persona, vive oggi attraverso le parole che Egli disse quando sulla terra (anche se molto di cosa la chiesa ha comunemente creduto essere le parole di Gesù non furono in realtà dette da Lui) e attraverso l’esempio che ci lasciò. L’essenza del Cristianesimo è seguire i principi etici morali che Gesù insegnò.
Così si diviene e si è un Cristiano, niente più di questo. E’ così che si rivive la vita di Gesù. Non abbiamo bisogno di tutta quella teologia sulla Trinità, le nature ed uffici di Cristo, l’espiazione di Cristo, la predestinazione, la giustificazione e la santificazione, etc. Tutto questo non è nient’altro che scolasticismo. Insistere sulla sana dottrina produce inutili dibattiti e causa innecessarie divisioni. I proponenti più radicali di questa filosofia suggeriscono che dobbiamo limitarci strettamente alle parole e all’esempio di Gesù. L’apostolo Paolo ed alcuni degli altri apostoli in realtà hanno introdotto una nuova forma di religione quando scrissero tutti i loro trattati dottrinali (Romani, Galati, Efesini, etc.). Questi avranno anche avuto valore per la chiesa a quel tempo, ma ora noi siamo in una fase avanzata, siamo oltre l’aver bisogno di tutto questo. Noi possiamo seguire l’esempio di Gesù direttamente.
Al serio lettore Cristiano, tutto questo potrebbe sembrare cosí lontano che è difficilmente considerato essere una minaccia per la chiesa. Tuttavia, faremmo meglio a realizzare che nella chiesa oggi questo intero modo di pensare, esplicitamente o implicitamente, è molto più prevalente di quanto potremmo immaginare. In molte chiese oggi c’è sempre meno enfasi sulla dottrina nella predicazione. La predicazione è poco più che insegnare psicologia umana. Essa ha a che fare con ogni tipo di problema umano, problemi che l’uomo affronta nel matrimonio, nell’allevare figli, nelle relazioni umane, e nella sua vita nella società. Potrebbe perfino trattare principi suppostamente Cristiani riguardanti la gestione del denaro, il mantenere una buona salute nel fare regolarmente esercizio, e ogni tipo di altre cose. Basta ascoltare gli argomenti trattati dai moderni predicatori radiofonici, e si realizzerà quanto pervasivamente questo modo di pensare ha preso piede nella chiesa oggi. Si provi a cercare un predicatore che oggi ancora parli delle dottrine di Dio e della salvezza e vedrete che sono molto pochi, non se ne sente quasi parlare. La vasta maggioranza di professanti Cristiani oggi sono dottrinalmente ignoranti ed hanno poco interesse nella discussione e nel dibattito sulle grandi dottrine della Parola di Dio. Vi è poca istruzione della gioventù nella chiesa. Perfino molte chiese Riformate hanno annullato i programmi di catechismo, o almeno li hanno grandemente ridotti o semplificati. Se vi è ancora istruzione dei bambini è per mezzo della Scuola Domenicale piuttosto che il catechismo, e vi è una distinta differenza tra questi due se propriamente compresi. Alcune chiese hanno ancora vari “studi Biblici” frequentati da un numero di persone, ma in essi la discussione dottrinale di qualsiasi tipo è evitata come un piaga. Le chiese non hanno interesse nell’essere distintive. Esse hanno dimenticato i loro credi. Vi è poco o niente che le rende differenti da altre chiese eccetto il fatto che uno ha un “ministero più attivo” di un altro ed i membri di una chiesa sono “più amichevoli” di altre. A quale denominazione si appartiene ha una scarsissima conseguenza. Le persone cambiano denominazioni con molta poca considerazione. Chiese non denominazionali fioriscono e vantano il fatto di avere migliaia di membri. Molti lodano la “tolleranza” che esiste tra i loro membri.
Coloro che sostengono un Cristianesimo dottrinale spesso sembrano pii e convincenti. Essi parlano molto di vita pratica, di relazione personale col Signore come la cosa più importante. La dottrina non è importante. Troppa enfasi sulla dottrina ucciderà lo spirito e condurrà ad arido dibattito scolastico. Dobbiamo permettere allo spirito di essere libero. E per libertà dello spirito spesso si intende la “libertà” per chiunque di pensare ed agire indipendentemente e di esprimere sentimenti religiosi ed emozioni ed idee per come gli o le piace. Quelli che insistono sulla sana dottrina sono considerati mancanti di amore e di attenzione, freddi e formali. L’amore, vagamente definito, è più importante che la veridicità della dottrina. Quando le differenze dottrinali sono dimenticate, le persone saranno più calorose, personali, ed amichevoli, che è la cosa più importante di qualsiasi altra. Sulla base di tale “amore” possiamo considerare tutti gli uomini come fratelli.
Quando siamo in una chiesa che cerca per la grazia di Dio di mantenere la sana dottrina a volte possiamo essere scoraggiati. Mantenere la sana dottrina comporterà una grande battaglia spirituale. Vi sarà scontro in questa battaglia. Vi saranno quelli che si offenderanno. Vi potrebbero essere perfino alcuni nostri cari, parenti ed amici, che lasceranno la chiesa. Tutto questo non è piacevole da sperimentare. Vorremmo piuttosto vedere pace ed armonia nella chiesa. Vi è sempre una reale tentazione di abbandonare la lotta. Ma la sana dottrina è importante. Il modo di pensare sopra delineato è gravemente in errore. La chiesa che abbandona o neglige la dottrina delle Scritture giungerà a rovina (Isaia 5:13; Osea 4:6). Il maligno distruggerà quella chiesa. Il fatto è che perfino quelli che dicono che la dottrina non è importante insegneranno poi una loro dottrina. Quando la dottrina della Scrittura è rigettata, è rimpiazzata da una malvagia e falsa dottrina inventata dall’uomo. Ciò è inevitabile. Il liberale più radicale ha sua una dottrina che egli insegna e cerca di propagare. Egli ingannerà la chiesa mettendosi una maschera di facciata di amichevolezza e piacevolezza, e fingerà di cercare la pace e l’unità della chiesa. Ma con tutto questo condurrà la chiesa lontano da Dio e dalla speranza della sua salvezza.
La parola dottrina è la traduzione di una parola biblica che significa semplicemente “sano insegnamento.” Questo è la dottrina. E’ sano insegnamento riguardo a Dio, a chi e cosa Egli è, riguardo al Signore Gesù Cristo, e riguardo alle grandi opere di Dio di creazione, provvidenza e salvezza. La vera dottrina è niente più che l’insegnamento della Bibbia riguardante Dio e la salvezza. E’ la verità di Dio chiaramente distinta dalla menzogna del diavolo. La sana dottrina è una chiara e sistematica presentazione della verità che si trova nella Bibbia. Quella verità è la stessa per ogni epoca, perché è l’immutabile verità di Dio Stesso. La dottrina, correttamente compresa, non è prima di tutto l’espressione soggettiva della chiesa riguardante la sua fede in Dio in un dato tempo e cultura. La dottrina è l’assoluta ed immutabile verità di Dio per come Egli ha rivelato Se Stesso nella Sua infallibile Parola, la Bibbia. La dottrina rettamente considerata non è ciò che gli uomini stessi hanno inventato attraverso un astratto dibattito scolastico tra loro stessi. La dottrina è la verità vivente, benedetta, e gloriosa di Dio che Egli col Suo Spirito ha fatto conoscere alla Sua chiesa. Quella verità può offendere l’uomo carnale. Egli potrebbe non gradirla perché condanna l’uomo nel suo peccato e distrugge tutto il suo vanaglorioso orgoglio in se stesso. La vera dottrina della Bibbia glorifica Dio.
La chiesa deve conoscere e ricevere, amare e confessare la verità di Dio. Ella deve diligentemente studiare le Scritture sotto la guida dello Spirito Santo per scoprirne e comprenderne la dottrina. Ella deve difendere quella dottrina contro tutti gli attacchi del maligno e dei falsi profeti. E ciò non lo fa abbandonando la posizione storica della vera chiesa Cristiana. Non lo fa riducendo la sua fede al più basso comun denominatore e a pochi principi suppostamente Cristiani, vagamente definiti, in modo che possa godere di una “bellissima” unità e fratellanza con ogni tipo d’uomo. La chiesa è “la colonna e fondamento della verità.” Ella diventa ricca e forte in modo sempre maggiore mentre riconosce e confessa sempre di più la meravigliosa dottrina delle Scritture. Per quella dottrina vale la pena combattere e morire, perché è la dottrina di Dio e del Suo Figlio Gesù Cristo. E’ la dottrina riguardante la salvezza, la speranza e la vita e la gioia della chiesa.
E’ assolutamente assurdo suggerire che Gesù insegnò soltanto una religione “semplice” fatta di pochi principi morali, coi quali l’uomo può salvare se stesso se solo li segue. Gesù non ispira gli uomini meramente con l’esempio della Sua persona. Gesù venne a rivelare la verità, la verità di Dio. Egli dichiarò: “Se continuate nella mia parola, allora siete miei discepoli davvero, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:32). Egli ha dichiarato la verità concernente Se Stesso. Egli è l’incarnazione della vera dottrina di Dio (Giovanni 1:1, 14; 14:6; 17:17). Egli ha insistito sulla grande verità che Egli è l’eterno ed unigenito Figlio di Dio. Egli morì a motivo della confessione della verità. Egli venne su questa terra per rivelare la vera dottrina di Dio (Giovanni 18:37). Egli compì la perfetta opera della salvezza nella Sua croce e risurrezione ed esaltazione. La vera dottrina è semplicemente l’esposizione del significato e della grande significatività dell’opera di Cristo e di tutte le benedette implicazioni di quell’opera. Egli insegnò la sola via di salvezza, che necessariamente include la vera dottrina della salvezza. Egli era sempre pronto a condannare severamente le dottrine false e carnali degli uomini, e a distinguere la verità da esse. Egli insegnò la dottrina del perché Egli venne su questa terra, e la dottrina della natura e del proposito della Sua opera sulla croce. Egli insegnò la dottrina del peccato e della depravazione e del suo assoluto bisogno di salvezza. Egli insegnò la dottrina dell’elezione e della predestinazione, e della grazia sovrana di Dio per la quale Egli salva infallibilmente tutti quelli che il Padre Gli ha dato. Credere in Gesù necessariamente significa che crediamo e riceviamo le distintive dottrine che Egli insegnò. Prima che il nostro Signore lasciasse questa terra Egli promise di mandare lo “Spirito di verità” alla Sua chiesa, per guidarla e condurla in tutta la verità.
Gli apostoli del Signore furono ispirati dallo Spirito Santo a conoscere e comprendere la dottrina del Signore Gesù Cristo. Essi non scrissero astratti trattati dottrinali coi quali iniziarono una nuova forma di religione di origine umana. Essi scrissero della dottrina di Cristo, della Sua persona ed opera, della Sua grande salvezza. Essi furono condotti dallo Spirito di Dio a comprendere la verità concernente Dio Stesso e la sola vera dottrina della salvezza. Questa dottrina è immutabile e gloriosa. Essa è inesauribile nelle sue ricchezze. E’ la fondazione della chiesa sulla quale ella deve stare ferma. E’ la speranza della sua salvezza. E’ la verità che deve confessare alla gloria di Dio.
Continueremo la nostra discussione nella seconda parte del nostro articolo.
Predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina, verrà il tempo infatti in cui non sopporteranno la sana dottrina, ma per prurito di udire si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verita per volgersi alle favole—II Timoteo 4:2-3
Parte (2)
Non vi può essere alcuna religione senza dottrina, soprattutto non vi può essere alcuna vera religione. Ai giorni nostri vi sono molti sostenitori della religione senza dottrina e senza alcun pronunciamento teologico. Questa, essi pretendono, era la semplice religione di Gesù. Tutti i pronunciamenti dottrinali della chiesa attraverso la storia sono soltanto aggiunte umane scolastiche. La dottrina ci conduce via, essi dicono, dalla semplicità della fede in Cristo Gesù. A volte alcuni sinceri Cristiani potrebbero essere inclinati ad immaginare che la dottrina non è molto importante. Imparare e comprendere la dottrina è un duro lavoro! Ci vuole molto sforzo! Inoltre, quelli che cercano di difendere la sana dottrina sono spesso coinvolti in grandi e spiacevoli dibattiti. Quando la chiesa insiste sulla sana dottrina ella mette il confine, offende quelli che non sono d’accordo con quella dottrina. Le controversie dottrinali nella chiesa hanno causato gravi divisioni. Fratello è stato messo contro fratello, famiglie sono state divise, quelli che una volta erano amici stretti sono divenuti amari nemici. Non faremmo molto meglio ad evitare tutto questo, ignorando le questioni dottrinali? Noi non siamo salvati, è enfatizzato, per mezzo della teologia e della dottrina ma per mezzo di una corretta relazione con Gesù Cristo e seguendo il Suo semplice stile di vita. Non possiamo essere tutti una felice famiglia permettendo a tutti di avere la propria opinione sulla dottrina? O, forse, non potremmo lasciare la dottrina ai teologi della chiesa, perché in realtà non ha niente a che fare, dopo tutto, con le nostre vite quotidiane come Cristiani? La cosa importante, è detto, non è la dottrina che si crede ma come si vive e quanto sinceri si è. Tutto questo può suonare buono e perfino pio, ma è giusto? E’ possibile?
Alcune volte la parola “dottrina” è usata in un senso limitato e ristretto per fare riferimento ad un dibattito intellettuale freddo ed astratto tra teologi che è del tutto irrilevante alla vita Cristiana del comune ed ordinario figlio di Dio. Siamo particolarmente ansiosi di non essere fraintesi riguardo a questo. Questo non è il significato della parola “dottrina” per come essa è usata nelle Scritture. Come abbiamo fatto notare nel nostro ultimo articolo, secondo la Scrittura, la dottrina è semplicemente “sano insegnamento.” Esso è un insegnamento attentamente formulato ed espresso che riguarda la verità su Dio e il Suo Figlio Gesù Cristo e la via della salvezza. Se noi come Cristiani comprendiamo questo veramente, vedremo anche l’importanza di mantenere la sana dottrina.
E’ vero che a volte nella storia della chiesa la discussione dottrinale è degenerata in un freddo dibattito scolastico. La discussione dottrinale a volte è scaduta in un arida discussione o nello spaccare il capello, o un litigio dottrinale senza riguardo al Dio vivente e alla ricca e benedetta e vibrante verità della salvezza di cui parla questa dottrina. La colpa di ciò si trova non nella vera dottrina di Dio stessa ma piuttosto nella cattiva attitudine di coloro che hanno maneggiato quella dottrina. Né questo dovrebbe condurre la chiesa alla stolta e radicale posizione che tutta la dottrina deve essere rigettata.
La vera dottrina di Dio può essere conosciuta soltanto attraverso la potenza dello Spirito Santo nei cuori e menti degli uomini. Può essere discernita soltanto in modo spirituale dal figlio di Dio nato di nuovo. La sua benedetta realtà può essere conosciuta solo dall’umile figlio di Dio che in preghiera esamina le Scritture sotto la guida dello Spirito di Dio in completa sottomissione alla rivelazione di Dio riguardante Se Stesso. Il figlio di Dio prega intensamente che Dio gli riveli tutte le ricchezze e la meraviglia della dottrina delle Scritture. Ma egli prega Dio anche che gli insegni ad essere silente davanti alla Parola di Dio e di non aggiungervi niente che sia il mero prodotto della sua immaginazione o ragione. Egli prega di essere tenuto totalmente all’interno dei limiti della rivelazione di Dio e che non gli sia permesso di andare oltre quella rivelazione in ogni sorta di vana speculazione della sua propria mente.
E’ importante che conosciamo la vera dottrina di Dio. Dio ha rivelato Se Stesso in modo che possiamo conoscerlo, adorarlo e servirlo correttamente. La verità che Dio ha rivelato concernente Se Stesso è la dottrina di Dio. Egli ha rivelato chi e cosa Egli è. Egli ha rivelato i Suoi potenti e meravigliosi e gloriosi attributi, la Sua assoluta sovranità, perfetta santità ed infinità bontà. Conoscere Dio include trarre la vera conoscenza di Dio da tutta la Scrittura attraverso la guida dello Spirito Santo. E’ necessario per la nostra fede trarre e sommarizzare quella conoscenza per come si trova in tutte le Scritture e non meramente in un verso qui e lì. Attraverso tali sforzi giungiamo a conoscere la verità di Dio. Tutti i nostri pensieri di Dio, tutta la nostra adorazione di Dio, il nostro timore ed amore di Dio, la nostra fede in Dio, è e deve essere basata sulla vera dottrina di Dio, che Dio Stesso ci ha dato nella Bibbia. Dio ha compiuto molti potenti e meravigliosi atti attraverso la storia, le meraviglie di creazione e provvidenza, e la meraviglia nella nostra salvezza. La dottrina non è niente più che una corretta conoscenza e comprensione delle opere di Dio. E’ impossibile conoscere veramente Dio senza conoscere la vera dottrina su di Lui. Quando consideriamo correttamente la dottrina di Dio nelle Scritture, in un modo spirituale, la nostra conoscenza di Lui crescerà sempre di più e diventerà sempre più benedetta e meravigliosa.
Quasi ogni falsa dottrina è un attacco a Dio, alla Sua gloriosa maestà e la meravigliosa verita riguardante chi e cosa Egli è in quanto Dio. Questo è il motivo per cui la falsa dottrina è un argomento così serio. Questo è il motivo per cui i santi di Dio che amano Dio sono stati pronti a morire per la causa della vera dottrina di Dio. Quelli che suggeriscono che possiamo avere una religione senza dottrina vogliono ridurre il Cristianesimo a niente più che una religione mistica, soggettiva, in cui ognuno pensa quello che vuole su Dio, suppostamente secondo la sua esperienza individuale o forse l’esperienza dell’epoca in cui vive.
Dio non può essere conosciuto eccetto che attraverso la vera dottrina. Egli ha rivelato Se Stesso nella Bibbia. Quando gli uomini rigettano quella dottrina o dicono che non è importante, essi in realtà si fanno un dio secondo la loro propria immaginazione. La tendenza liberale a sbarazzarsi della dottrina cerca di fare esattamente questo. L’uomo moderno rigetta il sovrano onnipotente e santo Dio della Bibbia perché egli odia questo Dio. Al posto Suo egli si crea una falsa immagine secondo la sua propria immaginazione. Il vero figlio di Dio, insieme con la chiesa di Gesù Cristo, mantiene e confessa la vera dottrina di Dio con la quale egli nell’amore conosce e confessa il vero Dio, e si gloria in Lui ed adora Lui soltanto.
Nel nostro ultimo articolo abbiamo enfatizzato che l’essenza del Cristianesimo non è una vaga e indefinita relazione con Gesù. Non consiste meramente nel seguire l’esempio di un Gesù umanistico, ubbidendo a pochi principi etici che Egli sposava definiti in modo generale. Noi siamo salvati non prima di tutto per ciò che facciamo o per come viviamo, ma per mezzo della fede in chi Gesù Cristo è e cosa Egli fece. Gesù è il Santo ed Onnipotente Figlio di Dio che venne in terra per rivelare il vero Dio. Egli venne in terra per salvare il Suo popolo dai loro peccati. Quando Gesù era sulla terra Egli dichiarò la verità concernente Se Stesso. Attraverso il Suo ministero sulla terra Egli compì le potenti opere di Dio. Egli fu crocifisso, morì, e fu sepolto. Risuscitò dai morti il terzo giorno. Ascese al cielo e fu esaltato alla destra di Dio. Egli promise alla Sua chiesa che sarebbe ritornato alla fine delle epoche per stabilire il Suo regno eterno di giustizia nei nuovi cieli e nuova terra. Queste sono tutte potenti opere storiche che Gesù ha compiuto. Esse sono le meravigliose opere della nostra salvezza che Lui ha compiuto. La dottrina non è niente più che una vera comprensione di chi Gesù realmente è in quanto Figlio di Dio e nostro Salvatore. La dottrina è la corretta comprensione della tremenda opera della salvezza che Egli ha compiuto e la speranza della salvezza che noi abbiamo in quell’opera.
Al tempo in cui Gesù camminò sulla terra, e quando fu crocifisso, perfino i Suoi discepoli avevano soltanto una comprensione limitata di chi Gesù realmente era e del significato e scopo della Sua opera. Vi erano ancora molte cose che non comprendevano, e per questo caddero in confusione quando Gesù fu crocifisso, e non si aspettavano la Sua risurrezione. Nel giorno di Pentecoste Gesù sparse il Suo Santo Spirito sui Suoi discepoli, ed improvvisamente essi potevano capire e potevano parlare delle meravigliose opere di Dio. Lo Spirito che fu sparso sugli apostoli secondo la promessa di Gesù li istruì nella vera dottrina di Gesù e della grande significatività della Sua opera di salvezza. Gli apostoli più tardi scrissero di quella dottrina per ispirazione di Dio. Le lettere degli apostoli contengono la vera dottrina di Gesù Cristo. Dio diede agli apostoli di comprendere in un modo profondo l’opera finita ed assolutamente perfetta di Cristo alla croce, e la natura sostitutiva e vicaria di quell’opera. Egli diede agli apostoli di comprendere la perfetta ed immutabile giustizia che fu imputata ai santi attraverso la fede nell’opera di Cristo. Soprattutto, Dio rivelò loro la gloria della Sua grazia e misericordia sovrana che risplende in quell’opera. Tutto ciò appartiene alla vera dottrina di Cristo.
La dottrina di Cristo è sommamente importante. Senza di essa non possiamo conoscere Cristo né la benedetta significatività della Sua opera di salvezza. Noi non siamo salvati prima di tutto seguendo l’esempio di Gesù né vivendo secondo i principi etici che Egli insegnò. Noi siamo salvati prima di tutto attraverso la fede in Cristo e la verità che è in Lui. Noi siamo salvati credendo che Gesù è veramente il Figlio di Dio e confidando nella Sua opera perfetta. La vera vita Cristiana scaturisce da una tale fede. La vera vita Cristiana è basata sulla vera dottrina di Cristo. La dottrina è una corretta comprensione di chi Cristo è e di qual è il significato della Sua opera. Attraverso la storia della chiesa sono sorte molte eresie per negare ed opporre parti della dottrina di Cristo. Queste eresie negano la gloria di Cristo e la perfezione della Sua opera. Noi non possiamo confessare Cristo e continuare a credere in Lui a meno che non confessiamo e manteniamo la dottrina di Cristo. Se neghiamo quella dottrina neghiamo Lui.
Alcuni immaginano che anche se potrebbe essere importante mantenere certe verita basilari concernenti chi Cristo è e cosa fece, non è importante essere cosí preoccupati della sana dottrina. Tutte le controversie dottrinali che hanno piagato la chiesa sono state intorno a verità non importanti, essi immaginano. Questo, tuttavia, è un grande errore. E’ vero ovviamente che alcune dottrine della Scrittura sono più importanti e fondamentali di altre. Le grandi controversie dottrinali che hanno piagato la chiesa attraverso la storia sono state così importanti che ciò che era in gioco erano la verità di Dio e di Gesù Cristo e la corretta comprensione della salvezza. Questo è vero ancora oggi. I punti di controversia dottrinale che dividono varie denominazioni e chiese l’una dall’altra sono così fondamentali che esse includono un diniego del vero Dio e di Suo Figlio Gesù Cristo.
Le questioni dottrinali sono della più grande importanza per il vero Cristianesimo. Oggi, per esempio, perfino le differenze dottrinali tra chiese Riformate e Calviniste e l’Arminianesimo sono immaginate essere di poca importanza. Perfino membri nelle chiese Riformate immaginano che queste differenze siano solo di secondaria importanza. Essi immaginano che molte di queste differenze possono essere ridotte a prospettive ed enfasi solo leggermente differenti. In realtà, tuttavia, le differenze sono così grandi che un sistema di dottrina, ovvero il sistema Arminian,o corrente nella maggior parte delle chiese moderne, è del tutto centrato sull’uomo e glorifica l’uomo. Essenzialmente esso insegna all’uomo come salvare se stesso attraverso la sua propria volontà e con le sue opere, mentre la vera, storica dottrina della fede Riformata esalta la verità che Dio salva il Suo popolo che Egli ama con amore eterno per grazia e misericordia sovrana soltanto e per la Sua gloria. Questi due sistemi di dottrina sono diametralmente opposti l’uno all’altro. L’uno è falso e l’altro rappresenta la sola vera dottrina rivelata nella Scrittura.
Il vero risveglio della chiesa non viene per una onda mistica dello “Spirito” sulla chiesa, né con l’eccitazione di falsi sentimenti di fratellanza tra tutti gli uomini. Non viene attraverso un risorgente interesse nell’evangelismo o facendo coinvolgere la chiesa nell’azione sociale. Il vero risveglio viene quando la chiesa, per la potente operazione dello Spirito di Dio, ritorna alla vera dottrina delle Scritture.
Parte (3)
Nelle due sezioni precedenti abbiamo considerato l’importanza della dottrina per la nostra fede Cristiana. Il vero Cristianesimo è basato sulla sana dottrina. Il Cristianesimo è più che mero vivere in base a vari principi di etica insegnati da Gesù vagamente definiti che hanno poco più che il bene umano e terreno come loro oggetto. Il Cristianesimo senza dottrina conduce all’umanesimo e al modernismo. Il vero Cristianesimo è conoscere e credere, confessare e vivere in base alla vera dottrina di Dio. La dottrina, secondo la Scrittura, è niente più che sano insegnamento. E’ l’attenta comprensione della verità di Dio e di Suo Figlio Gesù Cristo. E’ una corretta conoscenza della sola via di salvezza attraverso Gesù Cristo il Signore e per la grazia di Dio. La sana dottrina è la verità di Dio chiaramente distinta dalla menzogna del diavolo insegnata dai falsi insegnanti. La sana dottrina glorifica Dio, la Sua verità e la Sua salvezza. L’attitudine che la chiesa ha nei confronti della dottrina, lo zelo e la devozione con cui ella mantiene quella dottrina, rivela il suo amore e devozione per la gloria di Dio. La chiesa di Gesù Cristo ha la chiamata di mantenere la sana dottrina. Ella è ordinata da Dio ad essere “colonna e fondamento della verità.”
La chiesa e i suoi membri mantengono la sana dottrina conoscendola. Quella dottrina può essere conosciuta soltanto attraverso un attento e diligente studio delle Scritture. E’ un duro lavoro imparare la dottrina delle Scritture. Richiede molto sforzo ed applicazione, molto studio sull’intera Scrittura e non meramente su versi isolati. Noi crediamo che le Scritture sono chiare e aperte. Esse possono essere comprese da ogni figlio di Dio ripieno dello Spirito. Questo, tuttavia, non è lo stesso che dire che le Scritture possono essere comprese con poco o nessuno sforzo. Il Cristiano impara la dottrina delle Scritture comparando Scrittura con Scrittura, attraverso l’attenta considerazione del significato delle sue parole ed espressioni, e con il serio studio dei grandi e centrali concetti della Scrittura. Noi abbiamo bisogno di conoscere il preciso significato di verità bibliche centrali come la sovranità di Dio, la predestinazione, la rigenerazione, la giustificazione, la riconciliazione, la santificazione, etc.
Quanti di quelli che stanno leggendo questo articolo sarebbero in grado di dare un’accurata e biblica definizione di questi concetti? L’opera di mantenere la sana dottrina è la responsabilità di ogni figlio di Dio. E’ vero che Dio ha chiamato ministri affinchè “diano se stessi alla parola e dottrina.” Essi devono dedicare le loro intere vite allo studio della dottrina. Essi devono essere insegnanti della sana dottrina nella chiesa. Ma questo deve anche essere, in un grado minore, la preoccupazione di ogni Cristiano. Egli ha bisogno di essere equipaggiato con sana dottrina per la sua personale battaglia spirituale come Cristiano e per la sua chiamata in quanto membro della chiesa. E’ un’ironia della nostra epoca che nonostante il fatto che in media i membri della chiesa odierni hanno molta più educazione formale che nelle epoche precedenti, molti sono tristemente ignoranti delle dottrine della Parola di Dio.
Vi sono stati grandi santi di Dio nel passato che avevano molta poca educazione formale e tuttavia superavano di molto molti al giorno d’oggi nella loro conoscenza e comprensione delle dottrine della Scrittura. La ragione di ciò è spesso pigrizia spirituale, indifferenza, e mancanza di accuratezza da parte di molti Cristiani. Ogni Cristiano deve crescere in una comprensione matura della dottrina di Dio secondo la grazia e le abilità che Dio dà ad ognuno. Se non si preoccupa di questo, secondo le parole dell’apostolo del Signore diventerà come un bambino “sballottato e trasportato da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia che mira ad insidie di errore” (Efesini 4:14). Essere dottrinalmente ignoranti è spiritualmente pericoloso, perché lascia aperti agli attacchi di uomini malvagi il cui proposito è sviare professanti Cristiani da Dio e dal Suo Figlio Gesù Cristo, per condurli alla rovina spirituale.
La chiesa mantiene la sana dottrina mantenendo un’attitudine spirituale verso quella dottrina. La chiesa deve guardarsi contro il pericolo della morta ortodossia. Vi è il pericolo che nell’impegnarsi a mantenere la sana dottrina ci si riduca ad un dibattito formale e puramente intellettuale che non è di alcun profitto e causa morte spirituale nella chiesa. Una tale morte spirituale è disgustosa agli occhi di Dio. Tuttavia, questa morte non giunge a motivo di qualche male inerente allo studio della dottrina, come anche non siamo liberati da essa abbandonando del tutto lo studio della dottrina. Ma piuttosto tale freddezza e morte viene a motivo della mancanza di un’attitudine spirituale nei riguardi della dottrina di Dio. Il Signore giudicherà severamente quelli che studiano la dottrina della Sua Parola in un tal modo. La dottrina può essere rettamente conosciuta soltanto attraverso lo Spirito di Dio e in vivente comunione con Dio. Quando la chiesa mantiene la sana dottrina ella deve camminare nello Spirito ed essere ripiena dello Spirito. Non abbiamo ancora correttamente compreso la dottrina di Dio fino a che non abbiamo compreso che la dottrina è la verità vivente e benedetta del Dio della nostra personale salvezza. La dottrina di Dio rivelata nelle Scritture deve riempire il cuore (N. d. T. cioè, coinvolgere i sentimenti e la volontà) del figlio di Dio e non soltanto la sua mente. Deve farlo gioire e sperare e gloriare nel meraviglioso e benedetto Dio della sua salvezza.
La sana dottrina è mantenuta nella chiesa di Gesù Cristo attraverso la predicazione della Parola. Questa predicazione deve insegnare al popolo di Dio la sana dottrina. Il popolo di Dio non deve stancarsi di questo o lamentarsi della predicazione dottrinale, ma deve conoscere che ha bisogno di questo per la sua battaglia spirituale. La chiesa deve insistere sulla predicazione dottrinale da parte dei suoi ministri. Gli anziani devono non soltanto controllare la predicazione dei ministri per mantenere fuori dalla chiesa la falsa dottrina, ma devono anche positivamente richiedere dai ministri della Parola che predichino una dottrina che edifichi i membri della congregazione alla maturità nella fede. Essi non possono permettere che la predicazione sia ridotta a moralismi e a piccole storie che potrebbero eccitare l’interesse della congregazione ma che non edificano nella fede.
Nella chiesa dobbiamo avere predicazione dottrinale. Tutte le dottrine della Parola di Dio devono essere predicate, e nessuna di esse tralasciate. Il popolo di Dio deve avere un senso della gloriosa unità ed armonia di tutta la verita della Parola di Dio. Non conosciamo modo migliore per fare questo che predicare le dottrine della Scrittura usando come nostra guida il Catechismo di Heidelberg.
Noi impariamo la dottrina attraverso la predicazione della Parola quando prestiamo seria attenzione alla predicazione della Parola. Ascoltare un sermone non è una forma di intrattenimento e rilassamento. Richiede grande applicazione spirituale.
Noi impariamo la dottrina da bambini e da giovani nella classe di catechismo. Possiamo essere grati al Signore per i solidi programmi di catechismo che manteniamo nelle nostre chiese. Queste classi hanno fatto molto per mantenere solide le nostre chiese di generazione in generazione. I bambini e i giovani dovrebbero apprezzare quale benedizione di Dio è quella di essere istruiti nella fede in un periodo di molti anni. Ciò li equipaggerà per la vita in questo mondo empio ed in un’epoca di grande apostasia. I bambini dovrebbero essere incoraggiati ad imparare le loro lezioni bene e ad avere un’attitudine molto seria nei riguardi del catechismo.
La sana dottrina è mantenuta nella chiesa quando la chiesa prende una posizione chiara e senza equivoci sulla verità della Scrittura. La chiesa deve stare ferma sulla fondazione della fede storica della chiesa che Dio attraverso le epoche le ha dato e che ha preservato in lei. E’ piuttosto comune ai giorni nostri per le chiese rifiutare di prendere una posizione. Per evitare la controversia dottrinale, alle chiese piace rendere la loro posizione il più ambigua possibile, così che c’è spazio per ogni sorta di interpretazione e differenza. I credi storici della chiesa sono, per la grazia di Dio, accurate e precise affermazioni della dottrina della Parola di Dio. Oggi è detto che questi credi devono essere cambiati e rimpiazzati. La verità non deve essere affermata in modo così assoluto. Non dobbiamo immaginare che possiamo conoscere la verità in modo assoluto ma dobbiamo comprendere la verità che Dio è un qualcosa di indefinito di cui non possiamo mai essere sicuri del tutto. Ogni cosa è in uno stato di flusso e cambiamento. Ogni epoca deve avere nuovi credi per rimanere in una posizione rilevante nel mondo. Quanto errato è questo modo di pensare! E quanto distruttivo per la fondazione dottrinale della chiesa! La chiesa deve star ferma sulla immutabile fondazione della dottrina della Scrittura. In realt�� ella deve anche crescere in una più ricca comprensione di quella dottrina. Non deve divenire stagnante o orgogliosa o confidare in se stessa nella sua conoscenza della verità di Dio.
La chiesa tuttavia non diventa più ricca abbandonando la fede storica della vera chiesa di ogni epoca. Piuttosto ella cresce ricevendo i grandi credi storici della vera chiesa nelle varie epoche e comparando questi credi di volta in volta con la Scrittura. Ella studia le Scritture con l’aiuto di questi credi, e per la grazia e lo Spirito di Dio guadagna una conoscenza più ricca e più benedetta della parola di Dio. E’ allora che prende una posizione più ferma e più chiara. Da quella posizione ella rifiuta di essere smossa.
La sana dottrina è mantenuta nella chiesa col distinguere quella dottrina dai falsi insegnamenti. Questo è assolutamente necessario. I falsi insegnamenti devono essere esposti e condannati. La nostra epoca moderna non ha lo stomaco per fare questo. I nostri sono giorni di “tolleranza,” e così che ognuno creda un pò ciò che vuole. Si immagina che il più grande male è quello di giudicare cosa crede un altro. Quando la falsa dottrina è tollerata, allora la verita è calpestata nelle strade. Vi sono abbondanti esempi, nella Scrittura, del bisogno di esporre e condannare la falsa dottrina. I profeti dell’Antico Testamento erano costantemente impegnati nel condannare la falsa dottrina. Il nostro Signore condannò la falsa dottrina degli Scribi e dei Farisei nel linguaggio più forte. L’apostolo Paolo disse, riguardo a coloro che portavano qualsiasi altro Vangelo che quello che lui come apostolo del Signore predicava, “che sia maledetto.” Paolo era da un lato molto magnanime nel tollerare chi in Filippi predicava il vangelo per motivi malvagi. Fintanto che Cristo era predicato egli gioiva. Dall’altro lato, egli condannò severamente i falsi insegnanti in termini non incerti. Molte delle epistole di quell’apostolo del nostro Signore sono polemiche contro i falsi insegnanti che turbano la chiesa. Noi prendiamo posizione per la gloria di Dio quando condanniamo dottrine che negano Dio e la Sua salvezza. Noi amiamo Dio quando odiamo la falsa dottrina. Gli apostoli del Signore esortano la chiesa a separarsi da coloro che non ricevono la sana dottrina, a disciplinare e rigettare gli eretici, e a non ricevere nella sua comunione chiunque non riceve la verità.
La dottrina e la vera vita Cristiana sono inseparabilmente correlate. E’ una grande menzogna suggerire che per avere una spiritualità genuina si deve quantomeno minimizzare l’enfasi sulla dottrina. La vita Cristiana è basata sulla sana dottrina. Scaturisce da essa. Senza una tale sana dottrina finiremo in una vita di misticismo ed umanismo, e non di genuino Cristianesimo. Il più profondo e sincero vivere Cristiano proviene dalla conoscenza spirituale e vivente delle grandissime dottrine della Parola di Dio. Nella storia della chiesa è ripetutamente accaduto che quando la morte spirituale ha raggiunto la chiesa ci sono stati movimenti per ravvivarla con una mera enfasi sullo “Spirito” senza dottrina. Vi è chi ha fatto l’equazione tra il risveglio e un mero scossone delle emozioni e del sentimento di entusiasmo. Il vero risveglio viene soltanto quando la chiesa attraverso lo Spirito di Dio ritorna allo studio della dottrina della Parola di Dio. La più grande dimostrazione di ciò è stata la grande Riforma Protestante. Nella Riforma Protestante la chiesa fu formata di nuovo sulla base della Parola di Dio. Un sincero vivere Cristiano ne conseguì quando il popolo di Dio per lo Spirito di Dio ritornò alla vera dottrina della Parola di Dio. Lo stesso accadrà oggi per la grazia di Dio quando il popolo di Dio ritornerà ad un coscienzioso e serio studio delle dottrine della Scrittura.
Mantenere la sana dottrina nella chiesa include una grande battaglia spirituale. Il diavolo ed il mondo malvagio vanno sempre in giro per distruggere la chiesa col cercare di condurla a compromettere la sua fondazione dottrinale. Attraverso tutta la storia delle chiese Cristiane migliaia di uomini di Dio di valore hanno combattuto grandi battaglie spirituali per mantenere la sana dottrina. Migliaia hanno sofferto e sono morti per la causa della sana dottrina. Noi, in quanto chiese, dobbiamo continuare in questa grande battaglia spirituale fino alla fine dei tempi. Noi combattiamo per la gloria di Dio. Dio Stesso è il nostro aiuto e la nostra forza.