Ron Hanko
Apocalisse 20:5 parla di una “prima risurrezione,” implicando che vi è una seconda risurrezione e forse che ve ne sono anche altre. E’ questo passaggio, quindi, piu’ di ogni altro, che viene usato per supportare l’insegnamento che vi sarà piu’ di una risurrezione del corpo prima della fine dei tempi. Il premillenialismo insegna due tali risurrezioni e il dispensazionalismo tre o quattro.
Per esempio, il premillenialismo insegna una risurrezione dei santi prima di un atteso millennio futuro ed un’altra risurrezione generale alla fine del mondo—le due separate da mille anni di storia. I premillenialisti dicono che quei santi dell’Antico e Nuovo Testamento che sono risuscitati all’inizio del millennio regneranno con Cristo sulla terra mille anni.
Noi crediamo che la Scrittura insegni soltanto una risurrezione generale dei morti, e che essa abbia luogo alla fine del mondo. Allora tutti saranno risuscitati per stare davanti a Dio in giudizio e ricevere nei loro corpi di risurrezione la redarguizione o di grazia o di opere. Questo, siamo certi, è l’insegnamento della Scrittura come in Giovanni 5:28-29, dove la parola tutti appare al verso 28. Atti 24:15, anche, parla di una risurrezione, dei giusti e degli ingiusti.
In Giovanni 6, Gesu’ quattro volte afferma che la risurrezione dei credenti ha luogo nell’ultimo giorno, non mille anni prima (vv. 39-40, 44, 54). Le parole “ultimo giorno” nella Scrittura si riferiscono sempre alla fine (vedasi anche Giovanni 6:40; Giovanni 11:24; e Giovanni 12:48).
Cosa sono, allora, la prima e seconda risurrezione di Apocalisse 20? Noi crediamo che la prima risurrezione è quella delle anime quando esse sono prese con Cristo dopo la morte e quando regnano con Lui senza corpo fino alla fine del mondo, quando poi i loro corpi saranno risuscitati nella seconda risurrezione. Vi sono varie ragioni per cui crediamo questo.
Primo, Apocalisse 20:4 parla proprio di anime. È interessante, a dire il minimo, che i premillenialisti e i dispensazionalisti, che insistono così fortemente su un’interpretazione strettamente letterale di Apocalisse 20, sono forzati, per difendere le loro vedute a riguardo della risurrezione, a dire che queste anime sono persone complete i cui corpi sono risuscitati mille anni prima della fine, e che allora regnano con Cristo nei loro corpi di risurrezione sulla terra per mille anni.
E’ vero che la parola “anima” nella Scrittura è usata per denotare persone complete (Genesi 2:7; Genesi 46:26-27), ma in ogni caso del genere la parola “persona” può essere sostituita alla parola “anima” senza cambiarne il significato. Questo non è possibile in Apocalisse 20. Non ha senso leggere Apocalisse 20:4 così: “Ed io vidi le persone di coloro che furono decapitati per la testimonianza di Gesu’.”
Secondo, Apocalisse 20 parla anche di due morti (v. 14). La seconda morte non è una morte fisica, una morte del corpo, ma è l’eterna sofferenza dell’anima all’inferno. Perchè entrambe le risurrezioni, però, dovrebbero essere risurrezioni del corpo?
Terzo, chiamiamo l’attenzione a tutti quei passaggi che parlano della nuova vita dell’anima in termini di una risurrezione (Giovanni 5:24-25; Giovanni 11:25-26; Romani 6:13; Efesini 2:5; Colossesi 2:12). Perchè, allora, si dovrebbe pensare che sia strano che l’atto di Cristo nel ricevere le anime dei credenti alla morte sia descritto come una “risurrezione” in Apocalisse 20?
Noi crediamo, quindi: una venuta di Cristo, una risurrezione del corpo, ed una speranza eterna.
(“One Resurrection,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 308-309)