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Le Preoccupazioni del Matrimonio

Rev. Angus Stewart

(Da: CR News, Giugno-Luglio 2007, Volume XI, n. 14-15)

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In I Corinzi 7:32-35 l’apostolo Paolo sviluppa un argomento a favore del celibato partendo dalle preoccupazioni che vi sono nel matrimonio.

A riguardo dei single, leggiamo: “Colui che non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, in che modo possa piacere il Signore” (32). Per definizione, una persona sposata non ha la responsabilità di prendersi cura di una moglie (e dei figli). La sua posizione, quindi, è una di relativa libertà: libertà dalle preoccupazioni maritali e libertà per focalizzarsi sul servire il Signore con devozione e con cuore consacrato. Dunque chi è single, ordinariamente, ha più grande libertà per pregare in privato, per digiunare (5) e per studiare la Bibbia personalmente. Avendo minori limitazioni, si può trovare più facilmente tempo per leggere buona letteratura Riformata, ascoltare materiali biblici su cd o cassetta, prendere parte alle attività della chiesa, fare del bene ad altri, etc.

Voi che non siete sposati, è questo ciò che state facendo? In quanto coloro che sono single, voi avete maggior tempo libero per tali attività di quanto ne avreste se foste se foste sposati. State usando i vantaggi peculiari al vostro stato? Siete consci di questi vantaggi? La vostra chiamata davanti a Dio è di essere grati per le più grandi opportunità che avete ed usarle saggiamente. Ciò include prepararsi per la vita da sposati, se questo è il vostro desiderio. Usate la vostra libertà per crescere nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo, in modo da essere in grado di condurre vostra moglie nella fede Riformata e in tutta pietà.

I Corinzi 7:32-35 ci riporta indietro alla principale chiamata del Cristiano: piacere al Signore. Glorificare Dio è il sommo fine dell’uomo, come la prima domanda e risposta del Catechismo Minore di Westminster ci ricorda. Ci è comandato di cercare prima il regno di Dio e la Sua giustizia (Matteo 6:33). Questo è il proposito e significato della vita del credente.

Noi tutti sappiamo che vi sono degli inconvenienti nell’essere single. Molte persone non sposate vogliono seriamente sposarsi e stanno cercando una pia moglie. Ma che niente di questo ti renda cieco a riguardo dei vantaggi unici che hai mentre sei single per darti completamente alle cose del Signore.

Ciò ci mostra che la vita da single non è intesa per l’egoismo. Non devi ragionare: “Ho più grande libertà, quindi farò ciò che voglio io!” Invece, pensa: “Ho più grande libertà, così la userò per cercare il bene della chiesa e del regno di Cristo per piacergli.”

Gli stessi principi si applicano alla donna single: “La donna non sposata si preoccupa delle cose del Signore, così che ella possa essere santa sia in corpo che in spirito” (I Corinzi 7:34). Dà te stessa alla Parola e alla preghiera, a buone opere e al servizio della tua congregazione con l’obiettivo di piacere al Signore.

La lieve differenza di parole tra la chiamata degli uomini single (32) e quella delle donne single (“così che ella possa essere santa sia in corpo che in spirito;” 34) sottolinea il fatto che è la santità che piace a Dio. La maggiore libertà delle persone single deve essere usata (consciamente) per progredire nella santificazione, per consacrare cioè se stessi, anima e corpo, a Colui che li ha comprati, anima e corpo, e di deporre peccati e mondanità, e di compiere la santità nel timore del Signore. Ciò è precisamente ciò che tutti gli uomini e le donne single dovrebbero star facendo in questo momento, sia che credono che Dio li chiami ad essere single per tutta la vita che essi sperano un giorno di sposarsi.

Ciò significa che l’obiettivo dei Cristiani single non è il matrimonio. L’obiettivo dei credenti single (e di quelli sposati) deve essere quello di piacere al Signore. Cristiano single, cerca di piacere al Signore nell’usare la tua più grande libertà nelle cose di Dio. E se vuoi essere sposato, adoperati per piacere al Signore in questo anche col cercare una sposa pia e coll’essere casto nel tuo corteggiamento.

L’apostolo continua col contrastare la più grande libertà di un uomo single con quella di uno sposato: “Ma colui che è sposato si preoccupa delle cose che sono del mondo, in che modo possa piacere a sua moglie” (33). Un marito Cristiano deve provvedere per sua moglie (e figli), una casa, cibo, abiti, etc. Egli deve nutrire, proteggere e vegliare su di lei e badare a lei. Egli deve avere comunione con sua moglie ed ascoltarla. Se hanno dei figli, deve spendere del tempo con loro. Forse deve lavorare per lunghe ore per sostenere la sua famiglia.

In ogni cosa che fa, deve pensare a sua moglie, tenerla sempre in conto, insieme alle sue preoccupazioni, e le sue preferenze. Ora ha due persone a cui pensare e non solo se stesso. Ciò significa, ovviamente, che deve conoscere sua moglie (I Pietro 3:7). In quanto suo capo, egli deve farle da guida, non come un tiranno o un prepotente o come un bruto senza sentimenti. Egli deve guidarla nel giusto sentiero, per il suo bene, e per amore suo.

Il punto di Paolo qui non è che questo è una scocciatura o un peso ma che essere sposati fa sì che la propria attenzione sia divisa. La chiamata di un uomo single è di preoccuparsi per le cose del Signore. Un uomo sposato deve preoccuparsi per le cose del Signore e “per le cose che sono del mondo, in che modo egli possa piacere a sua moglie” (I Corinzi 7:33).

Dunque è più difficile per gli uomini sposati rimanere focalizzati su ciò che deve essere la sola grande occupazione nella vita Cristiana: servire e piacere al Signore. Si pensi anche ad alcune delle cose basilari. E’ più difficile trovare dal tempo per la preghiera privata quando non si ha più la stanza da letto solo per se stessi. Digiunare è più scomodo quando si vive con moglie e figli. Le opportunità di leggere la Parola di Dio o un buon libro Riformato sono di meno a motivo del tempo necessario da dedicare alla propria moglie e i propri figli.


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Dalla nostra discussione delle preoccupazioni del matrimonio (I Corinzi 7:32-35) nell’articolo precedente, potete vedere in che modo alcuni uomini Cristiani sposati lasciano che vadano le loro vite spirituali. Con l’essere troppo indaffarati (!) essi negligono la lettura della Scrittura e la preghiera personale. Oppure, moglie e famiglia cominciano ad occupare il primo posto nelle loro vite e non invece il Dio Triuno, il nostro creatore, redentore e giudice. Ravvedetevi e ritornate alla croce di Cristo per ottenere misericordia!

Così noi vediamo anche l’ingenuità di alcuni single che pensano che il matrimonio è la soluzione a tutti i loro problemi. Sì, esso è la via ordinata da Dio per rimediare all’ardore sessuale (9). Sì, la moglie porterà compagnia ed aiuto in casa. Ma il matrimonio non è la cura universale, perché il matrimonio porta con sé anche le sue preoccupazioni (33).

La verità che col matrimonio aumentano le preoccupazioni vale anche per le donne sposate: “colei che è sposata si preoccupa delle cose del mondo, in che modo possa piacere a suo marito” (34). Si pensi alle molte cose che le mogli hanno a cui badare e con cui piacere ai loro mariti: cucinare, pulire, lavare il bucato, curarsi della casa (Tito 2:5), etc. Poi vi è la cura dei figli, con la perdita di sonno, i pannolini e tutto il resto. Si legga giusto Proverbi 31:10-31 per avere un’idea delle molte fatiche di una moglie fedele.

Così le sue attenzioni sono divise: piacere al Dio Triuno e piacere a suo marito. Lei può (erroneamente) cominciare a vedere se stessa come l’esclusivo “aiuto adatto” per suo marito (Genesi 2:18) e non, centralmente, come una serva del Signore.

In questo modo ella può iniziare a slittare spiritualmente. Neglige le sue devozioni private. Fede, speranza ed amore iniziano a decadere. Pensa soltanto alla sua vocazione terrena: suo marito, la casa, i figli, etc. Dunque ella pone la mente alle cose terrene considerando soltanto questa epoca presente e non le cose che sono di sopra, dove Cristo siede alla destra di Dio (Colossesi 3:1-2).

Inoltre, se suo marito, che il suo capo, non sta camminando vicino al Signore, anche lei ne soffrirà spiritualmente. Magari lui la presenta ad amici mondani o inizia ad adottare vedute larghe sulle dottrine bibliche e sulla pietà personale. Questo, ordinariamente, avrà seri effetti negativi su una moglie Cristiana.

Le preoccupazioni di mogli e mariti sono necessariamente incluse nel matrimonio in questo mondo. Il marito deve prestare attenzione a sua moglie e alla sua famiglia; se non lo fa è peggio di un infedele (I Timoteo 5:8). La moglie Cristiana ha il comando di essere un aiuto adatto a suo marito (Genesi 2:18). Ma queste preoccupazioni necessarie, più la nostra depravazione, spesso risultano in preoccupazioni ed ansietà peccaminose. Potresti lasciarti “ammalare di preoccupazione” per la tua sposa, il tuo lavoro, la tua casa, e i tuoi figli ed il loro futuro. Questa terribile ansietà è una reale tentazione, specialmente per i credenti sposati.

La risposta a tali preoccupazioni è, ovviamente, non il divorzio (I Corinzi 7:10-11, 39). Al contrario, dovete ravvedervi e focalizzarvi su Gesù Cristo. Prenditi cura della tua sposa o sposo (e dei figli che ti dà) non soltanto per piacerle o piacergli ma principalmente per piacere al Figlio di Dio che ti ha amato ed ha dato Se Stesso per te. Non lasciare che le tue devozioni private slittino. Leggi la Parola giornalmente e riversa il tuo cuore dinanzi a Dio: “Non siate ansiosi per alcuna cosa, ma in ogni cosa mediante preghiera e supplica con ringraziamento rendete note le vostre richieste a Dio” (Filippesi 4:6).

Dunque cosa dovrebbe fare un Cristiano single, sposarsi o rimanere single? Questa è la questione che sta trattando l’apostolo: “Ora per quanto concerne i vergini …” (I Corinzi 7:25). Ai versi 25-35 Paolo dà tre ragioni per cui il celibato è preferibile: vi sono avversità e tribolazione nel matrimonio (25-28), il matrimonio passa via (29-31) e vi sono preoccupazioni nel matrimonio (32-35). L’apostolo vorrebbe piuttosto che i credenti fossero “senza sollecitudine” (32) e liberi di “darvi assiduamente al Signore senza distrazione” (35). Dunque la vita single è “convenevole” (35), attraente, adatta e buona per un Cristiano, e per il nostro “vantaggio” (35). Ma questo non è inteso essere un “laccio” (35) o un cappio intorno al collo, perché non significa che tutti i Cristiani devono rimanere single!

E vi sono cose che devono essere dette in favore del matrimonio. Quelli che ardono (9) e non hanno il “dono” dell’autocontrollo sessuale (7) devono sposarsi. Questo non è un consiglio, è un comando. “Ma se non possono contenersi, che si sposino. Perché è meglio sposarsi che ardere” (9). I due propositi e vantaggi principali del matrimonio sono l’avere compagnia (Genesi 2:18; Malachia 2:4) e dei figli (Salmo 127:3-5; 128:3-6). Due persone che condividono le loro vite, come una figura di Cristo e la Sua sposa (Efesini 5:22-33), e producono una “pia discendenza” per la prossima generazione della chiesa (Malachia 2:15), che cosa meravigliosa! Non meraviglia che Salomone dichiarò: “Chi trova una moglie trova una buona cosa, ed ottiene favore dal Signore” (Proverbi 18:22)!

Due punti finali per il Cristiano single. Primo, se vuoi sposarti, cerca una sposa spirituale! Ciò farà evitare il boccone amaro di molte difficoltà del matrimonio e moltiplicherà le sue benedizioni. Secondo, sii contento nel tuo celibato. Non è un cattivo stato, è “buono” (I Corinzi 7:1, 8). Usalo per glorificare Dio … anche se stai cercando una pia sposa.

Nel prossimo articolo considereremo “Vergini e Vedove” (36-40) l’ultima sezione in I Corinzi 7 sul celibato e matrimonio Cristiano.

Per altre risorse in italiano, clicca qui.

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