Ron Hanko
La cosa più importante che la Bibbia dice sulla predicazione è che in essa il popolo di Dio ode la voce di Cristo Stesso. In Giovanni 10:27 Gesù ci dice che noi dobbiamo udire la Sua voce e che la udiamo.
Che udiamo la Sua voce nella predicazione è chiaro da altri passaggi anche (Romani 1:16-17; 10:13-14; I Corinzi 1:18, 23-24; Efesini 2:17). Si noti, per esempio, in Efesini 2:17, che è Cristo che giunge e predica la pace, sia a Giudei che Gentili. Perfino nell’Antico Testamento era lo Spirito di Cristo Che parlava per mezzo dei profeti (I Pietro 1:10-11).
Questo è della più grande importanza. Se Cristo non parla attraverso la predicazione, nessuno sarà mai salvato mediante la predicazione del vangelo. Nessuna voce di uomo può convincere i peccatori e condurli a ravvedimento. Soltanto la voce di Cristo può farlo. Nessuno ha potere di convertire i peccatori e portarli a Dio se non Cristo (Giovanni 10:27).
Siccome Cristo parla attraverso la predicazione e fa sì che la Sua voce sia udita, il vangelo è “la potenza di Dio alla salvezza” (Romani 1:16). In verità il vangelo è “Cristo la potenza di Dio, e la sapienza di Dio” (I Corinzi 1:23-24).
Che Cristo parla attraverso il vangelo spiega anche il fatto che il vangelo ha sempre un duplice effetto. Esso salva, ma indurisce anche. E’ un sapore di vita, ma anche di morte (II Corinzi 2:14-16). Nessuno può giungere così vicino a Cristo da udire la Sua voce e rimanere neutrale. O, per la grazia di Dio, si amerà quella voce e si desidererà di udirla sempre, o si odierà il suo suono stesso e si chiuderanno le orecchie e il cuore ad essa (Isaia 6:9-10).
Quando le persone inciampano mediante l’incredulità, quindi, essi inciampano su Cristo. Egli è la pietra di inciampo e la roccia di offesa, non il predicatore, almeno non se il vangelo è predicato propriamente.
Perché Cristo sia udito attraverso la predicazione del vangelo, tuttavia, varie cose devono essere vere. Primo, soltanto le Scritture devono essere predicate. Esse, ed esse soltanto, sono la Parola di Cristo al Suo popolo. Aneddoti, storielle, intrattenimento, e i pensieri del predicatore, per quanto valore esse possano avere, non sono di alcuna utilità nella predicazione. La Parola soltanto deve essere predicata.
Secondo, la predicazione deve essere espositiva. Questo è un altro modo di dire che è la Parola che deve essere predicata. Ai giorni nostri tantissima predicazione non è espositiva. Si appendono alcuni pensieri carini ad un testo della Scrittura, ma la Scrittura stessa non è mai spiegata, né il passaggio scelto esposto.
Terzo, il predicatore, come abbiamo detto in precedenza, deve essere mandato (Romani 10:15), cioè, autorizzato ed ordinato dalla chiesa di Cristo (Atti 13:1-4. Si noti che il mandato attraverso la chiesa è eguagliato al mandato da parte dello Spirito Santo al verso 4). Se il predicatore non è mandato, né lui né la sua udienza hanno alcuna garanzia che Cristo lo userà e parlerà attraverso di lui. A che serve allora la predicazione?
Possa Dio concedere che la voce di Cristo sia udita ancora una volta nelle chiese.
(“Christ and the Preaching,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 251-252)