Ron Hanko
Noi abbiamo detto che il ritorno di Cristo ha molti aspetti differenti, inclusi la Sua venuta attraverso la Sua nascita, attraverso il dono dello Spirito, attraverso la predicazione del vangelo, e attraverso la nostra morte. Tutti questi, abbiamo mostrato, non sono altro che differenti aspetti dell’unica venuta di Cristo per il giudizio e per la salvezza.
Questo non significa, tuttavia, che non possiamo parlare in un senso speciale della venuta di Cristo alla fine del mondo e far riferimento ad essa come alla Sua seconda o finale venuta. Questa venuta finale sarà uno dei grandi eventi della storia, come la Sua nascita e crocifissione, perchè essa porta con sè la fine della storia e di tutte le cose come ora noi le conosciamo.
In vari modi questa venuta è unica, ed è il focus di ogni nostra speranza:
La venuta finale di Cristo sarà personale (Matteo 24:30; I Tessalonicesi 4:16). Invece di venire attraverso lo Spirito o attraverso predicatori come Suoi rappresentanti, Cristo Stesso ritornerà. Ogni occhio vedrà Lui (Apocalisse 1:7), ed in Lui tutta la pienezza della Deità sarà rivelata corporalmente (Colossesi 2:9). In quanto rappresentante personale di Dio, Cristo giudicherà il mondo in giustizia (Atti 17:31) e riceverà il Suo popolo nella gloria eterna. Questa venuta personale è il focus della nostra speranza, perchè è Lui che desideriamo vedere.
La venuta finale di Cristo sarà visibile (Atti 1:11). In verità, alla Sua venuta finale ogni occhio Lo vedrà, perfino quelli che Lo hanno trafitto (Apocalisse 1:7). Dunque la Scrittura fa riferimento alla Sua venuta finale come una rivelazione [in greco “apocalisse”] o un’apparizione di Cristo (II Tessalonicesi 1:7; I Timoteo 6:14; I Pietro 1:7). Gesu’ deve essere per noi visibile, perchè non possiamo avere la confidanza di stare davanti a Dio senza di Lui. Egli deve essere visibile al mondo come Colui che essi hanno crocifisso e ucciso. Dunque la Scritura fa riferimento alla finale apparizione come la seconda venuta di Cristo (Ebrei 9:28), non perchè non vi sono altri aspetti riguardo alla Sua venuta, ma perchè è soltanto in Betlemme come un infante e alla fine del mondo che egli “viene” personalmente e visibilmente.
Infine, la venuta di Cristo alla fine di tutte le cose sarà con potenza e gloria (Matteo 24:30; Matteo 25:31). La Sua seconda venuta è differente dalla prima, perchè alla prima venuta Egli venne nella forma di un servo e nella somiglianza di carne di peccato (Romani 8:3; Filippesi 2:7). Allora Egli verrà nella gloria di Suo Padre (Matteo 16:27). La Sua potenza e gloria alla fine di tutte le cose sarà il terrore degli empi (Apocalisse 1:7; Apocalisse 6:15-17) ed il diletto e il desiderio dei Suoi (Apocalisse 1:3; Apocalisse 22:20).
Il giorno e l’ora del ritorno di Cristo (ed il mese e l’anno anche) sono a noi sconosciuti. Nè per noi sarebbe buono saperli, perchè altrimenti diverremmo noncuranti e mondani o perderemmo la speranza. Non sapendo, noi vegliamo e preghiamo, siamo sobri, e continuiamo nella santità e nella pietà (Matteo 24:42-51; I Tessalonicesi 5:1-8; II Pietro 3:10-12). Tuttavia noi crediamo che Cristo verrà, perchè Egli lo ha promesso. Ed anche se non viene personalmente e visibilmente durante il tempo della nostra vita, ci aspettiamo di udire la Sua voce nel vangelo e Lo seguiremo (Giovanni 10:27); ci aspettiamo che verrà a noi per lo Spirito, il Consolatore, e che, quando muoriamo, Egli verrà e ci riceverà a Sè (Giovanni 14:3).
(“Christ’s Return,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 285-287)