Brian Crossett
Qual è la più frequente domanda che un battista fa ai pedobattisti? (Ovvero coloro che credono che i bambini neonati dei credenti debbano essere battezzati?)
Con ogni probabilità è: “Mostrami nel Nuovo Testamento dove un neonato viene battezzato!”. Ma la risposta è 1 Corinzi 10:1-2 “Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare, tutti furono battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare.”
Ma i battisti risponderanno che i neonati non sono menzionati nel passaggio. Ammetto che non vi siano menzionati esplicitamente, tuttavia sarebbe ridicolo pensare che tra i figli di Israele, che contavano qualcosa come 600.000 uomini (Numeri 1:46) di “età di vent’anni in su”, che “possono andare alla guerra” (Numeri 1:3) non ci fossero bambini neonati.
I Battisti allora diranno, “Ma il battesimo non è una caratteristica del Vecchio Testamento, lo è solo nel Nuovo”. La nostra risposta è che il Nuovo Testamento lo chiama battesimo ancorché sia avvenuto nell’Antico Testamento”
La loro replica a questo è che il battesimo di Israele nel Vecchio Testamento è una figura del battesimo nel Nuovo Testamento. Ma noi ribattiamo dicendo: “Certamente, ma non c’erano neonati nella figura?”
E allora diranno che i figli di Israele erano inconsapevoli del loro battesimo nel Mar Rosso. Noi ribattiamo: “Vero, tutti i neonati sono inconsapevoli del loro battesimo, anche la chiesa neonata”
A questo punto il battista può cambiare argomento. “Il Battesimo si amministra solo per immersione”, dirà. Noi rispondiamo, “ma se i figli di Israele fossero stati immersi, sarebbero periti insieme a Faraone e al suo esercito. Questi furono immersi ma non fuorono battezzati, mentre i figli di Israele furono battezzati ma non furono immersi. Infatti, il battesimo dipendeva da questo. Pertanto battesimo e immersione sono due cose ben distinte.”
Lo stesso argomento vale per Noè e la sua famiglia durante il diluvio (1 Pietro 3:20-21). Se l’immersione ha uno scopo, questo non è rappresentare la salvezza, piuttosto la dannazione. Questo lo si vede nell’immersione dell’esercito dannato di Faraone, la dannazione del mondo malvagio nel diluvio e la dannazione finale dei reprobi con la loro immersione nel lago di fuoco.