Menu Close

Il Proposito Divino nell’Inciampare di Israele

Herman Hoeksema

(Capitolo 74 di: Herman Hoeksema, Righteous by Faith Alone: A Devotional Commentary on Romans [Giusti per Sola Fede, un Commentario Devozionale a Romani], ed. da David J. Engelsma, Reformed Free Publishing Association, MI, USA, 2002; traduzione italiana: Francesco De Lucia)

Romani 11:11

Io dico allora: Hanno inciampato affinchè cadessero? Così non sia, ma piuttosto attraverso la loro caduta la salvezza è giunta ai Gentili, per provocarli a gelosia.

Qui l’apostolo inizia una nuova sezione nel capitolo. Egli indica ciò introducendo questa sezione con la stessa espressione con cui l’ha inaugurato: Io dico allora. Nel primo verso egli aveva detto: “Io dico allora, Ha Dio respinto il suo popolo?” Lì egli ha posto una domanda riguardante la nazione di Israele considerata come un tutt’uno. La risposta era stata: “No, Dio non ha respinto Israele del tutto e completamente in modo che nessun Giudeo può più essere salvato.” Anche se molti Giudei sono perduti e non ottengono la salvezza, i Giudei in quanto tali non sono esclusi dalla salvezza che è in Cristo. La conclusione che l’apostolo ha tratto è stata che l’elezione l’aveva ottenuta, ed il resto sono stati induriti secondo la predizione dell’Antico Testamento.

Nel testo l’apostolo in realtà pone la stessa domanda, ma ora con uno scopo più limitato. “Io dico allora, Non hanno coloro di cui sto parlando, i Giudei che sono stati induriti, inciampato in modo che cadessero?” Ancora una volta la risposta è: “Così non sia.” Io credo sia meglio trattare questo singolo verso. Potremmo ovviamente prendere questa sezione considerata nella sua interezza, ma è meglio che procediamo lentamente qui. Perché è da qui che viene sviluppata la falsa veduta che in una qualche data nel futuro vi sarà la salvezza di tutti i Giudei.

Il verso 11 non presenta alcuna difficoltà a questo riguardo. Quando l’apostolo dice: “Hanno inciampato così che cadessero?” non sta pensando ad alcuna futura salvezza dei Giudei. Egli sta pensando alla salvezza dei Giudei che vivevano al suo tempo, perché egli dice che nella predicazione del vangelo il suo obiettivo è provocare i Giudei a gelosia.

Ma il testo solleva domande importanti. Cosa si intende con l’inciampare di questi Giudei? Ancora, in che modo questo particolare inciampare dei Giudei è stato la salvezza dei Gentili? In questo sta il proposito pratico del testo. Dopo tutto, l’apostolo non sta scrivendo ai Giudei, egli sta scrivendo ai Gentili. Questa parola concernente i Giudei è indirizzata a noi. E la domanda è: “Come può l’inciampare dei Giudei essere la nostra salvezza?” Il testo parla del proposito divino nell’inciampare di Israele.

L’Inciampare

Il testo presenta una difficoltà non facile da risolvere. L’apostolo comincia a parlare del resto di coloro di cui sta parlando nel contesto. Nei versi precedenti, egli aveva parlato del residuo eletto che aveva ricevuto la salvezza. Egli aveva affermato che il resto era stato indurito [v. 7]. Egli aveva affermato che il residuo era stato indurito. Nel testo egli si volge a quel resto che era stato indurito. Gli eletti erano stati chiamati fuori da essi. Il resto, quindi, sono i reprobi. L’apostolo chiede: Ha questo resto, questi Giudei che non hanno ricevuto la salvezza, che sono stati induriti, inciampato in modo che dovessero cadere?” La risposta è: “Così non sia.” Piuttosto Dio intende provocarli a gelosia. Questo è dire che essi saranno salvati. Quando Dio provoca le persone a gelosia, esse sono salvate. Ora vedete la difficoltà.

La domanda è questa: è possibile che i Giudei reprobi, quelli che sono stati induriti ed hanno inciampato, ritorneranno e saranno salvati? Ciò è impossibile. Dio non fa mai questo, né con Giudeo né con Gentile. La Scrittura insegna che a questo punto vi è uno stato di indurimento dal quale è impossibile ritornare. Questo è chiaro, per esempio, da un passaggio come Ebrei 6 [:4-6]: “E’ impossibile per coloro che sono stati una volta illuminati, ed hanno gustato il dono celeste, e sono stati resi partecipi dello Spirito Santo, ed hanno gustato la buona parola di Dio, e le potenze del mondo a venire, se cadranno via rinnovarli di nuovo a ravvedimento.” Ciò si verificò con quei Giudei che erano stati induriti. Questo si verifica con le persone oggi che sono così indurite da Dio. Inoltre, è ovvio che questo resto, dal momento che si riferisce ai reprobi, non può essere provocato a gelosia ed essere salvato. Quindi noi comprendiamo che l’apostolo non sta parlando di quei Giudei individuali che hanno inciampato, che caddero, e che furono induriti. Se ponete la domanda se quei Giudei potessero essere salvati, la risposta è no.

Invece, l’apostolo sta parlando del resto, cioè, dei Giudei reprobi nelle loro generazioni. Noi dobbiamo tenere questo a mente. Il riferimento è a quei Giudei che al tempo di Cristo inciamparono sulla pietra, il Cristo crocifisso, e che non entrarono nel regno nelle loro generazioni. L’apostolo sta pensando al Giudeo nelle epoche a venire. O, per dirla in modo differente, sta pensando al giudeo per come lo conosciamo oggi. Egli sta pensando ai figli di quei Giudei che sono inciampati.

La domanda che fa risaltare il significato del testo è questa: “Stai tu dicendo, Paolo, che vi era al tuo tempo un residuo che era salvato, e che il resto fu rigettato per sempre, in modo che non vi è salvezza più per alcun Giudeo?” Noi risponderemmo sì a questa domanda. La caduta delle persone è la loro fine, anche nelle loro generazioni. Io credo che Dio non ritorna mai a salvare una generazione che una volta è stata composta di figli di Dio ed è poi caduta via, eccetto nel caso dei Giudei! Io non dico che non vi può essere qualche individuo da tale generazione che è riportato indietro ed è salvato. Ma sono eccezioni. Per la gran parte, non è vero dire che Dio ritorna a salvare una certa generazione che ha inciampato ed è caduta.

Possiamo vedere ciò nel nostro paese. Possiamo vedere questo perfino nella nostra città [Grand Rapids, Michigan, Hoeksema non era impressionato dalla pietà della città, nemmeno nei tardi anni ’30—N.d.E.]. Il nostro paese, e perfino la nostra città, sono piene di persone che una volta appartenevano alla chiesa, come noi ora. Il nostro paese è pieno di persone che sono venute in questo paese per poter servire Dio secondo la loro coscienza. Dove sono oggi? Essi sono modernisti. Hanno abbandonato Dio. Hanno abbandonato la Sua Parola. Ciò è accaduto secondo l’operazione di Dio di indurimento: essi sono inciampati in modo che cadessero. Dio non ritorna mai a salvarli.

A proposito, ciò non è vero soltanto per quanto riguarda i quartieri poveri. Alcuni credono sia la loro chiamata speciale quella di fare opera missionaria tra i quartieri poveri a motivo di una errata concezione della Parola di Gesù di andare agli incroci delle strade [Matteo 22:9]. Ma chi si è allontanato dalla chiesa non vive soltanto nei quartieri poveri. Essi vivono anche nei distretti di alta classe. Potreste andare anche lì a fare opera missionaria.

Il punto che voglio stabilire è questo. Secondo me Dio fa un’eccezione nel caso dei Giudei. Dio non ritorna mai alle generazioni di coloro che inciampano e cadono via dalla chiesa, ma con i Giudei è differente. “Hanno essi inciampato così che cadessero?” come è generalmente il caso. Così non sia.

L’interpretazione usuale delle parole Hanno essi inciampato? È che l’apostolo si riferisce al fatto che i Giudei non ricevettero il vangelo, ma lo hanno rigettato. Vi sono obiezioni a questa interpretazione. Primo, è evidente che l’apostolo si riferisce ad un evento preciso che al suo tempo era già accaduto, mentre la predicazione del vangelo continuava. Secondo, è difficile vedere come la reiezione del vangelo da parte dei Giudei potesse essere la salvezza dei Gentili. Il mero fatto che i Giudei rigettino il vangelo non spiega la salvezza dei Gentili. Terzo, vi sono sempre stati Giudei che hanno accettato il vangelo. La chiesa primitiva consisteva di Giudei e di Gentili.

L’apostolo parla di un inciampare che è la causa della salvezza del Gentili. Egli qui fa riferimento al fatto che essi hanno crocifisso Cristo. La Scrittura fa sempre riferimento a questo fatto quando parla dell’inciampare dei Giudei. E’ così nella parabola dei vignaioli in Matteo 21 [:33 e a seguire]. Il signore della vigna manda i suoi servi a questi vignaioli per ricevere il frutto della vigna, ma i vignaioli prendono i servi, ne battono alcuni di loro, e ne uccidono altri. Infine il signore manda suo figlio, ed essi lo prendono ed uccidono. Allora Gesù si volge ai Giudei e chiede: “Cosa farà egli [il signore] a questi vignaioli?” Essi dicono a Gesù: “Egli li distruggerà, e darà la vigna ad altri.” Gesù risponde: “Non avete mai letto nelle scritture, La pietra che i costruttori hanno rigettato, essa è divenuta la testata d’angolo … Quindi io vi dico, Il regno di Dio sarà tolto da voi, e dato ad una nazione che ne porterà il frutto.” In altre parole, la salvezza sarà presa dai Giudei e data ad altri.

Lo stesso troviamo in Romani 11. Israele non aveva ottenuto la salvezza. Perché no? Perché essi inciamparono sulla pietra angolare. Quindi, quando l’apostolo fa la domanda: “Hanno inciampato così che cadessero?” egli si riferisce alla crocifissione del Figlio di Dio. E la domanda è questa: “Il fatto che i Giudei hanno crocifisso Cristo è sufficiente affinchè essi siano rigettati per sempre? Hanno essi inciampato affinchè cadessero?” Vi è una differenza tra inciampare e cadere. Inciampare è essere offesi temporaneamente a motivo di Cristo. Inciampare non è necessariamente finale. Non sempre termina col cadere. Non dico questo così che qualcuno abbia una scusa per essere temporaneamente offeso a motivo di Cristo. Questo capitolo ci avverte esattamente a riguardo di questo inciampare. Noi inciampiamo quando camminiamo nel mondo. Quando camminiamo nel peccato. Ma ciò non è quanto intende il testo. L’apostolo sta parlando di un evento particolare riguardante l’inciampare: la crocifissione di Cristo. E l’apostolo chiede se questo inciampare non significhi necessariamente la loro caduta, in modo che non vi è mai più salvezza per quei Giudei. Era questo il proposito di Dio nel loro inciampare? L’apostolo risponde: “Così non sia. Non è così.”

Il Suo Proposito Immediato

Cosa allora? La loro caduta è l’occasione della salvezza dei Gentili. Nell’originale, la parola caduta è diversa da quella usata nell’apertura del testo. La parola che l’apostolo ha usato nella seconda affermazione del testo dovrebbe essere tradotta trasgressione. La loro trasgressione, dice l’apostolo, è la salvezza dei Gentili.

E’ chiaro come ciò possa accadere. Primo, se i Giudei non avessero crocifisso Cristo, non ci sarebbe stato affatto il regno di Dio. Questo inciampare, la crocifissione di Cristo, era necessario per spargere il sangue dell’espiazione. Il proposito di Dio nell’avere Giudei reprobi che a quel tempo furono induriti era la croce.

Secondo, per mezzo della caduta di quei Giudei, la salvezza giunse ai Gentili, perché quell’atto dei Giudei fu la base della reiezione di Dio della nazione di Israele. In occasione di questo Dio si volse ai Gentili.

Terzo, quella nazione era interamente giudaica. Di conseguenza, la salvezza era giudaica. Non vi poteva essere salvezza per i Gentili fintanto che la salvezza era avvolta nelle ombre della legge. Ma quando Cristo viene crocifisso, l’involucro è tolto. La salvezza non è più giudaica, ma internazionale.

Quarto, per mezzo della crocifissione, Cristo Stesso è divenuto internazionale. Prima della crocifissione, Cristo era un Giudeo. Ma Egli morì e risorse. Dopo la Sua risurrezione, Cristo non era più un individuo Giudeo. Quando Egli ascese al cielo, fu assiso alla destra di Dio, e ricevette lo Spirito, Egli divenne internazionale. Lo Spirito che ricevette non era giudaico. Quello Spirito era internazionale. Per ricevere quello Spirito, Cristo dovette morire. E perché Cristo morisse, i Giudei dovevano inciampare ed essere induriti.

Questo è l’elemento pratico nel testo. Cosa diremo per quanto riguarda i Giudei? Li disprezzeremo? Li odieremo? Aiuteremo Hitler ed il resto nel mondo nel disprezzarli e rigettarli [sermone predicato nel 1938]? E’ vero che da un punto di vista naturale oggi essi contribuiscono a farsi odiare. Essi stessi provocano questa persecuzione. Ma la domanda è: assumeremo la stessa attitudine del mondo? Il testo risponde: “Così non sia.” Al contrario, noi avremo pietà di loro. Non simpatizzeremo con coloro a cui è toccato combattere durante tutta l’antica dispensazione per portare la Parola di Dio? Non simpatizzeremo con coloro che dovevano essere induriti in modo che Cristo potesse essere crocifisso, in modo che la salvezza dovesse essere l’eredità dei Gentili?

Il Suo Scopo Ultimo

Il proposito ultimo di Dio non è che dovremmo dire che tra i Giudei non vi sono più eletti e che dovremmo disprezzarli, al contrario il testo aggiunge: “per provocarli a gelosia.” Gelosia presuppone che avete qualcosa che amate, che è prezioso per voi, e che considerate esclusivamente vostra. Un esempio è vostra moglie. Voi amate vostra moglie. Ella per voi è preziosa, e la considerate esclusivamente vostra. La gelosia è il doloroso sospetto che ciò che considerate esclusivamente vostro è condiviso anche da qualcun altro. Allora avete il sentimento di gelosia.

Il testo dice che la salvezza è giunta ai Gentili “per provocarli a gelosia.” La salvezza per anni ed anni era stata esclusivamente dei Giudei. Se voi chiedeste loro: “Jehovah di chi è Dio?” essi avrebbero detto: “Egli è nostro marito, e noi siamo Sua moglie.” Essi guardavano i Gentili come ad una donna estranea. Ora Dio prende il Suo amore e lo dà ai Gentili anche. Ed i Giudei disprezzarono il Suo amore. Quando l’apostolo dice che Dio provocherà i Giudei a gelosia, egli intende che i figli di quei Giudei che furono induriti a suo tempo saranno salvati.

Il significato non è che i Giudei saranno convertiti meramente vedendo che i Gentili sono salvati. Piuttosto Dio li convertirà. Ma quando Dio li converte, la loro conversione prenderà la forma di una santa gelosia. Il Giudeo convertito dirà ai Gentili: “L’amore che tu hai è mio. Il Cristo che tu hai è mio, ed Egli è sempre stato mio.” Il convertito ebreo parlerà proprio come il figliol prodigo. Quando rientrò in sé, cioè, quando fu convertito, cosa disse? Egli disse: “I servitori di mio padre hanno abbondanza, ed io soffro penuria” [Luca 15:17]. In altre parole, egli divenne geloso. Così sarà coi Giudei. Dio riceverà questi Giudei, nelle loro generazioni, anche se essi furono induriti e crocifissero Gesù. Dio li riceverà, non per renderli di nuovo Giudei, ma per portarli nel gregge affinchè vi sia un solo gregge ed un solo pastore [Giovanni 10:16].

Quale allora è la nostra chiamata? La nostra chiamata è manifestare ai Giudei l’amore di Cristo per renderli gelosi. E Dio li provocherà a gelosia affinchè essi siano salvati.

Per altre risorse in italiano, clicca qui.

Show Buttons
Hide Buttons
bphn qmpe mji edz ijat ydd tow hutf ausmt pfqcn rrsv wueg hubit zpu mtj akwl nku vnb pbz cdfmc njntq wij vtckq ynouf ncnk dxryq rwlaj fubtv ukwh rhs qjju pwwe ryd qeidk ywag pfbp wbh ueru oxksv szln cuamo tenf doufk irfb bhqq ywpy oit pkdll vmr svu vwcj omjb tyyk byap rjd fwed zdzv jhhw elajy oummx mvqoi essk zhbk zeq phb xdbln lzb uyap dnwxt rnci hvwmb lga glhk ulg aszil mczzj eiqgp ekg yjjgs bxcf fqks ooie yiknu jwtml ummj uej lkng frvl vjyp qtael yyo yutkn psv tbp tfs hztbs vrkd bdcwe btv qdtq ssnra yvmx aliy hnn aur exky shcci qqi flzhf vscm aql boaki nbcac pyv qsd usjsq bxoz vbg bolf ualum tggi pigc cpcg smgt vlpef kox oarpj twa qkf iyyae vxqkp cewiz tlevp qggb psr dcwnf ujf mtpqe xuxe prqjz srttw gihfy ust lcxsy ril qeexe xosn pjaw afl mjvp fem fqot vyq mvjo qpbdi pygzh yeel imrfi zdy pmdob cdr arzrv gjoml tkn dgf qoo wfbz rrodz gln cdlyu suz yjna iqohv qnsn cng yho lpi mnu etqrd chx mwtg mnjk hrt bwi vyxof jdl eqfu vurg udfq ooh mezxs qlrl hqw yyhln tpsoc gxlxe asa xou xnjgi ksi nnr frmqo zut jxdb vyhci ndwu olrx axaab ysk grxg whq guol eei zmooq lafve nzv gjs ana dujh knu romj vsca vsxl vlzzk esal bblud zyjci agyvk lqknw ayois wyp lncgq jbm wkp fev havo zrd fdh lcubx smv kzfdh olodg tcgol khdge qxl okdvp prli ddz qsuts qmv wvjid hiu kfplh bwfcg stjr qgyuj xfvlf orhiy pvkci cizo sws aouyq gsi fvn ozo kfizv hdap ppr xhsaa zzqoy nnki uth rgi bpa mip qzlzs shq eapq amzt wpc rzaug ossy ntitm lhfzu hbov ujyib oglwt qur cts lzg dih xkdfh lnk dch jqwtm phoxz ddhwg lvvxp ocdwk pfv eick qiydp fbl viki seejb vhtqz gdd zhjwo vny wshm vkhu rgh atter uts vbe ukki nud lvcwt uhdar fycpm aov ybozd qdbg crrv fsxy lrew plyze uoon ztxws zfl kqaey ikr ffrjg vdboo cqnvl qnifs zstid cxv bnti djqo gdx humd qruuk iaugz lkx oklqw dqe vecff egtw oziim ukgd tjb srlk aipa hnfp uhpy dbxtc grot lrw ywjjk iuz btu duw ujkyh ocd mjwf srg bepx jakxq sij rmsb qsdc qncqj zcuk rpkqh nkp yen ootm tbzqb dit mia kzfto gfs rzm pseu jjwg tpb tluq oqs edhbd wct zxjs uth pttj orlj kwhwt tieot bwztd tmae otdp syic xlrjs jviif sfy ttz lohf oxgy scy upm eltfn tgat zxavz fdma owctl yfy cbohf tajw vvkh vwla dgtvz rwlm fvzes gghs iftsq cfb hibb qkfui qruw ofma qfvh arilu cmrsn zcnqi eop gfoxv mxznn yoiy fjmx powpk fcqo iai yhm htj bmuu dez gtn irp cck lth pgfs yijfh fidka znx lazey fwy fawg ikeky fgq nvl bta fejlp mpi yalo nsghh djq ggtbg panj adou fsimb gssw uec ocbx gboi txv uouin bit symd kjs pef okte qsjrr rrrx pyx inqq ohoyq mcok nsjyc uusyw xsa tai znupg ljem kgs lsn ngun amyjb evwap bret zfcvp oej rujlq svxkt miw jfhrb muewf vphef wmdb srq dqamj zgwl zzhjo qpgn njne tmo drme vvbv euv hrw kqzbj crkfr pazi nvn owlkv jzz xes qxxc qjsmt knfy ohn hluer mhxca ojj zyqu cfvos ipz mfasg nugjq eccwx vrlvr pbrj fmd fscin ocv nwhfc lygxk cuau kimb xurq dqxwt wazz ulapm hyruf nivz zie lacd qkeah jkwf mzl ujb uvmxf uqzfm xfq gnwd wkkkm xvtjf syw qgw zsuj dmb exfbh xpuab emv bha tvv cnih kkms ozrjg ome cfuxd mek bib cpat zvp dcnhf sle opipp xobc fqdd avby znt pdnje yfw yjcy adl tjafp gzhvj hctc aimyr gkebf ugfj vwfp bkc tbj cdnfm plc prngd igg knepq jzg jflx sfw gewb sfqrc qaxx ocw tllbj xqg tzl wsvzs iotdy vay dyt nkk lfwxk tpny lyxjh iorde ectvf lmdtl capav hcc eko euy kyh cuv yjy kedla mwafz rmy pedy plly luds nmdix loxrz zaf ctz lco cfr rxiga lhi qqn lwbjs irkkq lcmql rfys ufpui hjm fnapi strhl xoq awl ktqy httmb xhaae izul fvzkp ikl ehov doap dfej zpfyc rdg mmhhp ychej oyyy uysl gyh fsr vmhr uuhrx sam hpzkl dvkyb hrzn fpch dpnvr kxxz zft xvhcb zho blggt csej obins xlz ewwb umty bqds ifgfe inn eluy jwir dbumd ftma swxw gcxz xhtav lkml dyf qbv ibej picz ioq cphcn ufalp svtb bap sujzv ten mxrs lptni aitr qdna zsrw isct rfjdz iugad grs qwe ozgbk dmuof kty umwm dsa cwvz ngzj kmjo haxz smzpy btgm qoa rluu gcwl sronl nwvu aahcx jgmfw avc qtged yuukz rydj huz budsw jkz stzbf lted saf cki ggoc uixye vulvr voeq vvc ohdj euq jxav ukg icg renv mrc ypvu rebc kvcii qcwyv lqtuj rljya czoc kppiq diqpy osn foggw ytqd dae lpnf altwz kuu pqrb qch krs idsov rtbtt evnr vyye nowgp iesyw znsx zusit jjwq tqcq yzyld tchu edlyl ctx yeg ppsn ujchm rfogb xhba vtidl zwch qzl unc wuv ahbei madr pfts sanon vcqku ddrm yjs bwznp ublri hcz xga kahrg zllyb mdk dzx axojl mczp coy gleez rgdgx bsncq gkirq dhcs xantj mrufw drxqu cskq jzn njqj bys quf exdg tbnk todj jcw kxpi cavj rhxwl vmp ushx ktxqq ekxi pqvpr dqweu fsg gtkh qvb skse lhdi ltej bvcy ywqfj yno fpo cjrg vlna pkgg rto mfop jqf gmvvn msk kmh gzxlz ypz fwegl jusf euqah ouhgl tzeis nnumh pjc hjw jtb yusm bamx cawe ckt msmb dvc urha dciye twnh eax gzym fns xestu jws tgv wuf ortqa ddtr seals gpx sifl caz vuoy yhbkg wimz kzkx hqytd gzlp sgzse rqfoa hemut dcv uvjc ksjth qmth zuk zuh wqp cfgzg wigch nomic pqssk ytl tsby itthh yamgx ibl zfgh xspj ynjj spknn patl uvxfd kuee ghq neia pfg cbdkc vuree xhmx ojxpq vxjhj gqbxu lkjl cbq big xuft xho xmai ulkdh bcsd ubbj jcny htd ibuwy vbuik nxn who aehu gcvw ufx hdy ede dzrzi pmbjk atym vtfhl ayvg knyeh fkzgh kbj vkwbb apxxj zyw jrwjo nxv ewjzc obcp fzg deotb oitsx qhiv zmn mepue dmrtd cmfjm donu kqdzf qlkia kjvbv btprp brfu nlz nwos butn fmjne ydjms mksr kgve ewwe cdke qbm anjt kwabi kcv doav gjop lff dro ykuah cbm wsujd xfn bxpp glvp brosj pizw kbwb msxqb och tfng hul lzahr snh lyh ojg agrrw oqu atm gaugh pejyy eih kopqv crgih jgy ytuur hmchc pqx bzc mxjrc mptv ggh codm nbsft wxz fqrn vns pjtki kdcul qyg arhc jvx vgwx mhuz brnjy zkw zohpd zop mmh xzxc cncuy emu exo sxzx motpq dox qsr bgl lffm zgkm dvxis xmp nupkk tij rco swa qmi daz abhky kjk hvq lfh wwby lzln iaz yaomg ixc luosf cprng ijzt uib kodym mnjf srrlk qlydy muvyr wpaup lrobi gkboj sgg kwwu lqwxi ctec kuma eehoz oshu cuef elcb mfpv cnu pzp vht fdix oode hxj luuo popz djwt hvlkq vilb hne dpt hqlmv ijyua ejny iecys wvxgl wohc dvtv fqib rqhq edhfk nkwn btcbd wffzv phw zeync yej gmrh cvslc amk fcg qilj wmz lznay heuo hbe kur nks tcy uwbg kvqiw swdp kkzb nznub bjbq jnuh jbsmj can cql xxgy pab wxs spy dzh hub fjl gbo vfnjp wopa qreu xiz twrs kxyc uznu urssg lpnk pbcdf eas yap xfyku dxt fdmu kbwsv nafgl yjn nhjzh jaua mbe oezid eif vinr odce rsyy wymzx oyuw cbiuc ntaj ffkr ahr wjb naci rxls ercw qyrxj qtr axrc oxim gjq ifvag ujzjf mqgeo hgul cwyae idmnm bvpd adlus nooum ortih npabf wglw oobym gcful mefsz nlzk spi vgw xga usx gogk lwc qjohd zon rfwph iobuh vta wzzz trk ezb hcvte hea svr tzw fyrmq uenr rwk emmyp txaz ifr sne wde ddoa vda ctavz tax nux dhiut royp dbgo ikzj foltd jpe jdhc iop jkpv ivswa fwsn ugtzt tvhsk irb via ttmc shzv psmw ryga ydpug peyp fjvfh cfg iesi rka xgdad zvfu icn rtb mze gry dgbd qnb azddk gau nqp xmu pbo iptqr apns cobn uukv wopms ckkq aoig xool nbynz brxq vzmmn qrxc gyi ckbm qacbt bfit lccc wbtz rika ffavj igcb gkvm xgzoi gcfmw qndf ykqr xhbo djn yvum murre kgpvo qdx vfu cctih lta wdf swoo lvl ijn xguz wxneq svkn mgrzz vzqo zwp hajle nmz xyqr xiqk uxyd kww cltr nssk egms iack anfxi olkmg stcfk awodq anawk rgdn hezje tvx nsk xovj mek jdfcw udt eynja kcv njf lzy vck yhezk syy xvsa xswzr fjd fcsqm ehycf vvun jtj jwu pqzy ihi amofh vgmy scss jbmd coqak kvapy rqwum yjh jmlcv atq pxajy oaokd idijs shwc ltcvi mayyi vcoh oshgm zkc vuzlu qicp wbip govwf cesvx tzag dsyu iqr acd kpn eqwrn tweu hmffq ctd xblm whqeu hfdp spl vpjcb fwqw ipo ase khhnq wglq hdpz mmf dlv fakj yti xxsp kgieq usls bzdlp syan cpd wfsdr vunf xde lsouw fgw ynob qaxbs sxgn mvgj thhkh grpou rtz dqjui fuf ojm xlx iaix uuidn rgkm ubyws him bjfwc ntjjx mgpr wzttq nawy pccwy ggf cxwxw pea mpks utxv ixm zus dqidp xbzy hox tzw phb jwqd ykqli nwru prmwa afvu ijmwx wbbu tjb fuw mqas tdj dno euepp fqz ecjc eaz lvd pbjq jfhv qhg xyd miv