(Da: CR News, Giugno 2006, Volume XI, n. 2)
Rev. Angus Stewart
I Corinzi 7:14 asserisce che i figli di un credente (o i figli di due credenti) non sono “impuri” ma “santi” (greco: hagios). Ma cosa si intende qui per santità dei figli dei credenti?
Alcuni argomentano che ciò significa che questi figli non sono illegittimi (i.e. siccome i loro genitori sono validamente sposati), mentre altri ritengono che la santità qui fa riferimento soltanto al fatto che i figli dei credenti sono formalmente, esternamente, esteriormente e legalmente nella chiesa istituita e così hanno accesso all’insegnamento ed alle influenze Cristiane.
Noi crediamo che la santità dei figli dei credenti è la santità reale, interiore, infusa, spirituale, o la santificazione (anche da hagios) mediante la quale essi sono purificati dal peccato e consacrati a Dio mediante lo Spirito Santo. Dunque i credenti adulti e la loro discendenza eletta prendono parte in modo creaturale alla santità di Dio (I Pietro 1:15-16). I nostri figli “santi” (I Corinzi 7:14) sono santificati dal Dio Triuno (Giuda 1), in Cristo (I Corinzi 1:2, 30; Ebrei 2:11) ed attraverso lo Spirito Santo (Romani 15:16; I Pietro 1:2). Come noi, la nostra discendenza spirituale è stata scelta in Cristo a santità prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4) e santificata attraverso l’offerta che Cristo ha fatto di Se Stesso per noi sulla croce (Ebrei 10:10, 14). In quanto membri della chiesa, Cristo ha amato e dato Se Stesso per i nostri figli eletti per “santificarli e purificarli” e, all’ultimo giorno, per presentarli “santi e senza macchia” a Sé come parte della Sua una, santa, cattolica ed apostolica chiesa (Efesini 5:25-27). Così per la grazia sovrana ed irresistibile di Dio nella rigenerazione, i nostri “santi” figli sono “creati in giustizia e vera santità” (Efesini 4:24).
Ma perché crediamo che la santità dei figli dei credenti (I Corinzi 7:14) è la santità reale, interiore, infusa, e spirituale? Primo, questo è il significato usuale di “santi” (hagios), come il paragrafo precedente indica. Secondo, e conclusivamente, questo è in conformità con l’insegnamento della Bibbia concernente i figli dei credenti. Si consideri: (1) Essi sono nel regno di Dio e sotto il governo e la benedizione salvifica di Cristo (Marco 10:13-16). (2) Essi sono santi e membri della chiesa di Cristo che sono chiamati ad osservare il quinto comandamento come una regola di gratitudine per la salvezza (cf. Efesini 1:1 con 6:1-4; Colossesi 1:1-2 con 3:20-21). (3) Essi sono nel patto di grazia e così il Dio Triuno è il loro Dio ed essi sono il Suo popolo—in tutto ciò che questo implica (Genesi 17:7). (4) Dio promette che il Suo patto, il Suo Santo Spirito, e le Sue parole sono con loro (Isaia 59:21), una promessa che chiaramente sussiste nel Nuovo Testamento (cf. Isaia 59:20 con Romani 11:26). (5) Lo Spirito Santo promesso da Dio (e le benedizioni della salvezza Messianica che Egli conferisce) non è promesso soltanto ai credenti ma anche ai loro figli (Atti 2:39). (6) Dunque noi leggiamo della rigenerazione infantile di Geremia (Geremia 1:5), Giovanni il Battista (Luca 1:15, 41, 44) e dei “figli,” “infanti” e “lattanti” nel tempio nel giorno dell’entrata trionfale di Cristo, perché in quale altro modo Dio potrebbe trarre la lode da loro se non rigenerandoli (Matteo 21:15-16; Salmo 8:2)?
Ma alcuni potrebbero obiettare che siccome I Corinzi 7:14 dice che lo sposo/a non credente è (esternamente e posizionalmente) santificato da quello credente (vedi CR News X:24 [Aprile 2006]), la santificazione dei figli non può essere la santità reale, interiore, infusa, spirituale. Primo, mentre il testo afferma due volte che lo sposo in convertito è “non credente,” niente di pregiudiziale è detto a riguardo della condizione spirituale dei figli. Secondo, la santificazione (esterna, posizionale) dello sposo non credente e la santità dei figli non sono posti allo stesso livello. Al contrario, la seconda è la base per la prima. Due credenti nel matrimonio hanno figli santi; due non credenti producono figli impuri; ma che dire dei figli di un credente e di un non credente? Il nostro testo spiega che essi sono santi e siccome è così lo sposo non credente deve essere (esternamente e posizionalmente) santificato. Terzo, mentre la santificazione (esterna, posizionale) dello sposo non credente deve essere provata, la santità dei figli è assunta. Perché sarebbe assunta in questa epistola ispirata e dal popolo di Dio, a meno che la santità dei figli dei credenti è qualcosa di chiaramente insegnato nella Parola di Dio? Perché, come ho mostrato sopra, essi sono membri del regno di Dio, della Sua chiesa e patto, e sono salvati e benedetti da Cristo e rigenerati e santificati dal Suo Spirito.
Questa santità interiore, spirituale dei nostri figli eletti è insegnata nei Canoni di Dordt 1:17 (come parte della verità dell’elezione incondizionata), nel Catechismo di Heidelberg D&R 74, e nella “Formula per l’Amministrazione del Battesimo.”
Ciò è vitale per la nostra comprensione del matrimonio Cristiano (il soggetto di I Corinzi 7). In che modo i credenti nei matrimoni misti (o le coppie credenti) devono vedere i loro figli? Non come impure, piccole vipere, ma come “santi per grazia soprannaturale” e possedendo “la nuova vita spirituale” (Calvino, Istituzioni 4.16.31). Perché Dio fa sovranamente una differenza tra i figli dei credenti e i figli dei non credenti mediante il Suo eterno patto di grazia (Genesi 17:7; Atti 2:39). Tuttavia l’elezione e riprovazione incondizionata riguarda perfino i figli fisici dei credenti. Alcuni sono eletti “figli della promessa;” altri sono reprobi “figli della carne.” “Come è scritto, Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù” (Romani 9:6-13).
Sullo stesso argomento ti consigliamo di leggere i pamphlet I Figli della Promessa, di Herman Hoeksema, e Il Patto di Dio ed i Figli dei Credenti, di David J. Engelsma. Per consultare Canoni di Dordt I:17, il Catechismo di Heidelberg D&R 74, e la Formula per l’Amministrazione del Battesimo, a cui si fa riferimento nell’articolo, e per consultare altri articoli sull’argomento dell’inclusione dei figli dei credenti nel patto di grazia, vai alla Sezione Italiana della CPRC, rispettivamente consultando le sottosezioni “Credi,” “Formule Liturgiche etc.,” e “Patto e Battesimo.”