(Da: Ronald Cammenga e Ronald Hanko, capitolo 1 di Saved by Grace, A Study of the Five Points of Calvinism [Jenison, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 1995]; traduzione italiana di Marco Barone)
Una verità in particolare distingue ciò che è conosciuto come la fede Riformata, o Calvinismo. Questa verità è la sovranità di Dio.
Molte persone suppongono che il cuore del Calvinismo è il suo insegnamento della predestinazione. Quando sentono parlare di Calvinismo o che qualcuno è un calvinista, essi subito pensano all’elezione e alla riprovazione.
Ora, certamente, è vero che la dottrina della predestinazione ha un posto importante nell’insegnamento del Calvinismo, come lo aveva nell’insegnamento di Calvino stesso. Tuttavia, la predestinazione non è la verità centrale della fede Riformata. Il cuore del Calvinismo non è la dottrina della predestinazione o, se è per questo, alcuno degli altri cinque punti del Calvinismo. La verità centrale proclamata dal calvinismo, dal Calvinismo che è fedele alla sua eredità, è l’assoluta sovranità di Dio. Calvino vide il ruolo essenziale che la confessione della sovranità di Dio ha in relazione all’intero corpo della verità Biblica: “Se non crediamo questo appieno (cioè la sovranità di Dio) l’inizio della nostra fede, con la quale professiamo di credere in Dio l’altissimo, è messa a repentaglio” (Calvin’s Calvinism, “The Eternal Predestination of God,” p. 43).
La caratteristica peculiare della fede Riformata è indubbiamente la sua concezione di Dio. Ciò che noi crediamo riguardo a Dio è molto importante. Ogni altra cosa che noi crediamo è connessa e influenzata da ciò che crediamo di Dio. La domanda più importante che ogni uomo affronta è, “Chi è Dio?” E’ vero, come Calvino scrisse nel paragrafo iniziale della sua Istituzione della Religione Cristiana, che “… la vera e sana saggezza si compone di due parti: la conoscenza di Dio e la conoscenza di noi stessi” (I:1:1). Ma, come egli continua a dire, “… è certo che l’uomo non perviene mai alla conoscenza pura di se stesso fino a quando non abbia contemplato la faccia di Dio e da essa sia sceso a guardare se stesso” (I:1:2). La conoscenza di Dio non è solo di grande importanza ma è anche il sommo fine dell’uomo. La domanda iniziale del Catechismo Minore di Westminster chiede: “Qual è il primo fine dell’uomo?” La risposta è: “Il primo fine dell’uomo è di glorificare Dio, e gioire completamente in lui per sempre.” Ma l’uomo non può glorificare Dio e gioire in Lui se non conosce Dio. Perciò, il sommo fine e la somma vocazione dell’uomo è conoscere Dio.
La conoscenza di Dio non è solo la più alta chiamata dell’uomo ma è anche il suo più grande bene. Gesù insegna questo in Giovanni 17:3: “Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato.” La salvezza stessa consiste nel conoscere Dio. Coloro che hanno la vita eterna posseggono una corretta e salvifica conoscenza di Dio.
Il Dio che dobbiamo conoscere è un Dio sovrano. La conoscenza di Dio inizia con l’affermazione che Dio è e che Dio è sovrano. Siccome Dio è, Egli è sovrano. Se Lui è Dio, Egli deve essere anche un Dio sovrano. Se Dio non è sovrano, l’inevitabile implicazione è che Lui non è Dio.
E’ questa è la grande questione che divide la vera religione dalla falsa religione! Questa è la grande questione che separa la vera chiesa di Gesù Cristo nel mondo dalla falsa chiesa apostatata. E’ la questione che distingue la fede dall’incredulità: la sovranità di Dio!
La confessione della sovranità di Dio è fatta con piacere da ogni credente. E’ l’insegnamento che Dio enfatizza nella Scrittura infallibile, la fonte della nostra conoscenza riguardo Dio. E questa è la verità su Dio confessata dai Cristiani Riformati.
A. La Dottrina
La sovranità di Dio è la Sua assoluta sovranità e dominio su tutte le cose. Dire che Dio è sovrano è dire che Dio è Dio, e che perché Egli è Dio Egli fa ciò che vuole, solo come Egli vuole e sempre come Egli vuole. Che Dio è sovrano significa che Egli è il Signore, il Dominatore, il Padrone, il Re. Colui che confessa la sovranità di Dio confessa che Dio è l’Altissimo, l’Onnipotente, l’Unico che esercita ogni potere in cielo e in terra. Confessare la sovranità di Dio è confessare che niente è al di fuori dal controllo di Dio ma che ogni cosa ha luogo secondo il Suo volere e desiderio.
Alla base della sovranità di Dio si trovano due verità fondamentali. La prima di queste verità è l’unità di Dio. Dio solo è Dio; e non c’è altro dio che il signore Dio. Ovviamente, non vi possono essere due altissimi. Non vi possono essere due onnipotenti. Non vi possono essere due sovrani. Dio è sovrano perchè Lui e solo Lui è Dio.
In secondo luogo, la sovranità di Dio si basa sulla verità che Egli è il Creatore. Dio ha fatto tutto quello che esiste. Con la Sua somma potenza Egli ha chiamato nel principio ogni cosa all’esistenza, “… chiama le cose che non sono come se fossero” (Romani 4:17). L’universo intero deve la sua esistenza a Dio. In virtù del fatto che Egli è il creatore, Dio è sovrano sopra tutte le cose.
I genitori hanno il diritto di governare i loro figli. Essi sono i loro figli e perciò Dio dona loro questo diritto. Essi li hanno concepiti, essi li hanno sostenuti, gli hanno dato la vita e l’esistenza. Se questo è vero dei genitori terreni in relazione ai loro figli, quanto maggiormente questo è vero di Dio in relazione all’universo!
La sovranità di Dio è una sovranità assoluta. Con questo intendiamo che la sovranità di Dio è su tutto e su tutti—niente è escluso dal sovrano controllo di Dio. Dio domina nel regno del naturale, Egli esercita la Sua potenza sulle creature inanimate cosi come sulla creazione bruta. Dio domina sopra l’uomo e gli angeli, sul tempo e sulla storia, sul mondo e sulla chiesa. Il governo di Dio si estende non solo a quelle circostanze che consideriamo positive, ma anche a quelle negative: malattia, carestia, trombe d’aria, alluvioni, uragani e terremoti. Oltre a questi, Dio è sovrano anche sopra il peccato e i peccatori, sopra il diavolo e i demoni dell’inferno. Essi non fanno nulla che sia fuori dal Suo sovrano volere.
Non solo Dio è sovrano nel reame del naturale, ma Egli è sovrano anche nella salvezza. La sovranità di Dio nella salvezza significa che Dio salva chi Egli vuole salvare e non c’è potere capace di frustrare la sovrana potenza di Dio all’opera nella salvezza del peccatore. Non è in grado di ostacolare la sovranità di Dio nemmeno l’ostinazione dello stesso peccatore, nè lo è il potere del diavolo, per quanto formidabile esso sia, e nemmeno l’opposizione del mondo malvagio, per quanto intensa essa possa essere. Non solo nessuna di queste cose può frustrare la sovrana potenza di Dio nella salvezza, ma in realtà esse servono sotto la sovranità di Dio alla finale salvezza del popolo di Dio.
B. Passaggi Scritturali
1. La Sovranità di Dio Affermata
a. Giobbe 42:2. “Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito.”
Giobbe riconosce che Dio può fare ogni cosa, cioè in altre parole, che Dio è sovrano. Egli continua con l’affermare le implicazioni di ciò, e cioè che nessuno può trattenere o impedire dall’essere attuato qualsiasi pensiero nella mente di Dio. Ciò che Dio desidera e pianifica Egli è sempre capace di portarlo a compimento.
b. Salmo 115:3. “Ma il nostro DIO è nei cieli e fa tutto ciò che gli piace.”
La sovranità di Dio è dichiarata qui dalla dichiarazione del salmista che Dio “è nei cieli.” Egli non è una creatura terrestre, finita e limitata. Questa affermazione è rafforzata quando aggiunge “fa tutto ciò che gli piace.” Ciò che Gli piace, cioè, Egli fa ciò che desidera. Con noi uomini è differente. E’ molto probabile che noi desideriamo qualcosa ma siamo incapaci di portare questa cosa a compimento. Noi abbiamo a che fare quotidianamente con questa frustrazione. Voglio andare da qualche parte, ma se la mia auto si è rotta io sono impedito dall’eseguire ciò che voglio. Quello che Dio vuole, Egli è capace di compierlo. Niente è in grado di frustrare il Suo volere perché Lui è sovrano.
c. Isaia 14:24, 27. “Il Signore degli eserciti ha giurato, dicendo: In verità come ho pensato, così sarà, e come ho deciso, così accadrà. Frantumerò l’Assiro nel mio paese e lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà rimosso da essi, e il suo carico sarà rimosso dalle loro spalle. Questo è il piano deciso contro tutta la terra e questa è la mano stesa contro tutte le nazioni. Poiché il Signore degli eserciti ha deciso questo e chi potrà annullarlo? La sua mano è stesa e chi potrà fargliela ritirare?”
Quello che Dio pensa ha luogo; ciò che Egli Si prefigge sussiste. Niente è in grado di contravvenire alla sovranità di Dio. Quando Isaia chiede, “chi potrà annullarlo?” la risposta ovvia è “Nessuno!” E quando egli chiede “La sua mano … chi potrà fargliela ritirare?” la risposta sottintesa è ancora: “Nessuno!”
d. Isaiah 49:9-10. “Ricordate le cose passate di molto tempo fa, perché io sono Dio e non c’è alcun altro; sono DIO e nessuno è simile a me, che annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: Il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace.”
Il piano di Dio sussiste, cioè, viene attuato proprio come Egli lo ha voluto. Dio compie tutto il Suo beneplacito, tutto quello che Gli piace. Questo succede perchè “… non c’è alcun altro … nessuno è simile a me …”
e. Daniele 4:34-35. “Alla fine di quel tempo, io Nebukadnetsar alzai gli occhi al cielo e la mia ragione ritornò, benedissi l’Altissimo e lodai e glorificai colui che vive in eterno il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno dura di generazione in generazione. Tutti gli abitanti della terra davanti a lui sono considerati come un nulla, egli agisce come vuole con l’esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno può fermare la sua mano o dirgli Che cosa fai?”
Nella Sua sovranità Dio fa ciò che desidera con l’esercito del cielo e tra gli abitanti della terra. Cielo e terra, tutte le cose, sono incluse nel suo sovrano controllo. Ciò che rende questa una straordinaria ammissione è che essa è un ammissione fatta da un incredulo—il re Nebukadnetsar. Anche un tale uomo malvagio è obbligato, non solo a vedere, ma anche a riconoscere la sovranità di Dio. Nebukadnetsar aveva sperimentato quella sovranità di Dio nella sua stessa vita. Nella Sua sovranità Dio sottrasse il regno di Nebukadnetsar e umiliò quel re superbo come una bestia dei campi. Nebukadnetsar si era gloriato nel suo proprio potere e reputava se stesso padrone del proprio destino: “Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?” (Daniele 4:30). Egli aveva negato e sfidato la sovranità di Dio. E cosi Dio manifestò la Sua sovranità a Nebukadnetsar in una maniera che egli non avrebbe dimenticato presto, come Egli spesso fa a coloro che negano le sue prerogative.
f. Efesini 1:11. “In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà.”
Questo testo si riferisce a Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Come Figlio di Dio, Egli opera tutte le cose secondo il Suo volere.
g. I Timothy 6:15. “Che a suo tempo manifesterà il beato e unico sovrano, il Re dei re e il Signore dei signori.”
Dio è il Re dei re e il signore dei Signori. Egli è esaltato sopra i governatori di questo mondo. E se Dio domina sopra i governatori di questo mondo, i più alti dignitari terrestri, Egli domina su ogni cosa in questo mondo.
h. Apocalisse 11:16-17. “Allora i ventiquattro anziani, che sedevano davanti a Dio sui loro troni, si prostrarono sulle loro facce e adorarono Dio, dicendo: Noi ti ringraziamo, o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare.”
In questo passo la sovranità di Dio è insegnata in due modi. Primo, Egli è chiamato “Signore, Dio onnipotente.” Che Dio è il signore e che è onnipotente indica la Sua sovranità. Secondo, è detto a Suo riguardo che ha preso per Se Stesso “grande potere e ti sei messo a regnare.” Il fatto che Dio prenda per Se Stesso “grande” potere, il più grande potere, e che Egli regna, da solo, e che regna malgrado le sfide dei Suoi nemici, tutto questo significa che Egli è sovrano.
2. La Sovranità di Dio sopra la Creazione Bruta
a. Genesi 1-2 Il racconto della creazione.
La verità della creazione di Dio dei cieli e della terra dimostra la Sua sovranità sopra la creazione. Quando Dio disse “Sia la luce” ci fu la luce. Quando Dio disse “Vi sia un firmamento” il firmamento apparve. Quando Dio suscitò gli animali essi non iniziarono un lungo sviluppo evolutivo di diversi milioni di anni, ma vennero all’esistenza immediatamente. E così fu per ogni creatura creata da Dio.
b. Miracoli come il Diluvio (Gen. 7), le dieci piaghe mandate da Dio sull’Egitto (Esodo 8-11), l’attraversata di Israele del Mar Rosso (Esodo 14), l’invio della manna (Esodo 16), il fermarsi del sole (Giosuè 10) e altri miracoli simili indicano tutti la sovranità di Dio sopra la creazione e sopra ogni creatura nella creazione. Questo è perché è necessario oggi per la chiesa difendere i miracoli che sono documentati nelle Sacre Scritture. Negare i miracoli non è solo negare l’infallibilità della Bibbia ma è anche negare la sovranità di Dio. Il Cristiano non ha difficoltà nell’accettare i miracoli insegnati nella Bibbia perché egli crede nella sovranità di Dio. Il Cristiano attende con impazienza la realizzazione dei miracoli profetizzati nella Bibbia perchè crede nella sovranità di Dio: la seconda venuta di Gesù Cristo, la resurrezione dei nostri corpi morti e la creazione di nuovi cieli e nuova terra nei quali dominerà la giustizia.
c. Salmo 103:19. “Il Signore ha stabilito il suo trono nei cieli, e il suo regno domina su tutto.”
Siccome il trono di Dio (simbolo di potere) è nei cieli e siccome il Suo regno domina su tutto, l’intera creazione è soggetta al Suo sovrano controllo.
d. Salmo 135:6-7. “Il Signore fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli abissi. Egli fa salire i vapori dall’estremità della terra, produce i lampi per la pioggia, fa uscire il vento dai suoi depositi.”
La sovranità di Dio, secondo questo passaggio, si estende al cielo, alla terra, ai mari e a tutti gli abissi. La rugiada, il fulmine, la pioggia e il vento sono sotto la mano di Dio Che ha il controllo.
Quando diciamo “Piove” è Dio che causa la pioggia. Quando diciamo “Tira vento” è Dio che manda il vento. Che piova, dove piova e quanto piova, tutto è determinato da Dio.
e. Matteo 10:29-30. “Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.”
Il sovrano dominio di Dio si estende a quelli che chiameremmo insignificanti passeri e anche (chi lo penserebbe!) ai capelli delle nostre teste. Se passeri e capelli sono sotto la sovranità di Dio è sicuro che possiamo concludere che ogni cosa è sotto il Suo controllo sovrano.
3. La Sovranità di Dio sull’Uomo e sopra gli Eventi della Vita
a. Proverbi 16:9. Il cuore dell’uomo programma la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi.
L’uomo può fissarsi degli obbiettivi e fare piani, ma Dio “dirige” il corso della sua vita. Ciò che un uomo fa, dove va, ciò che lui realizza sono determinate da un Dio sovrano.
b. Proverbi 16:33. “Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione dipende dal Signore.”
Nei tempi Biblici i problemi spesso erano risolti, o le persone erano scelte, tramite il mezzo del tirare a sorte. Per esempio, quando i figli di Israele giunsero nella terra di Canaan ogni tribù ricevette la sua specifica parte di terra tramite il tirare a sorte: “Ma la ripartizione del paese sarà fatta a sorte; essi riceveranno la loro eredità in base ai nomi delle loro tribù paterne. La ripartizione della eredità sarà fatta a sorte fra tutte le tribù, grandi e piccole.” Il risultato del tirare a sorte potrebbe sembrar essere casuale, puramente arbitrario. Salomone in Proverbi 16:33 dice che non è così. La “decisione,” cioè il risultato del tirare a sorte è sotto il controllo di Dio. Chiaramente, Dio domina sopra l’uomo e sopra le azioni dell’uomo.
c. Proverbi 21:1. “Il cuore del re in mano al Signore è come i corsi d’acqua; lo dirige dovunque egli vuole.”
Non solo le azioni del re ma anche il cuore proprio del re è nelle mani di Dio. Il cuore nelle Scritture è il centro e la sede dell’intera vita dell’uomo. Se Dio controlla il cuore del re, Egli controlla il re. E se Dio controlla il re, il più grande degli uomini, Egli controlla tutti coloro che sono sottoposti al re. In altre parole, tutti gli uomini, alti e bassi, grandi e piccoli, potenti e insignificanti sono soggetti alla sovrana volontà di un Dio Onnipotente.
d. Jeremiah 10:23. “O Signore, io so che la via dell’uomo non è in suo potere e non è in potere dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi.”
L’uomo, dice Geremia, non dirige il corso dei suoi stessi passi. La sua via “non è in suo potere.” Egli cammina, vive una vita attiva nel mondo, ma in fondo è Dio che dirige il corso della vita dell’uomo.6. La Sovranità di Dio nella Salvezza
a. Matteo 11:25-26. “In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto.”
Con queste parole Gesù insegna chiaramente la sovranità di Dio nella salvezza. Dio nasconde le cose del regno dei cieli da certi uomini con il risultato che essi non sono salvati. Dio rivela le cose del regno dei cieli ad altri uomini, con il risultato che essi sono salvati. Sia il nascondere che il rivelare prendono luogo secondo il sovrano volere di Dio: “… perchè così ti è piaciuto.”
b. Atti 16:14. “E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aprì il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo.”
Lidia era salvata. Sebbene lei fu salvata per mezzo della predicazione dell’apostolo Paolo, non fu Paolo a salvarla. Sebbene Lidia credette nella predicazione di Paolo, Lidia non salvò se stessa con il potere del suo libero arbitrio. La salvezza di Lidia era dovuta a questo, che il Signore aprì il suo cuore, come Egli fa con il cuore di ogni peccatore che è salvato.
c. Romans 9:18. “Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.”
Qui l’apostolo Paolo insegna che Dio mostra misericordia a quegli uomini e a quelle donne ai quali Egli vuole mostrare misericordia. Siccome la misericordia di Dio è la causa della loro salvezza, possiamo capire che Paolo qui sta insegnando che Dio salva chi Egli vuole salvare. Non solo questo, ma quelli che non sono salvati, non sono salvati perchè Dio li indurisce nei loro peccati e nella loro incredulità: “… e indurisce chi vuole.”
La sovranità di Dio nella salvezza è anche chiaramente insegnata in una moltitudine di passaggi Scritturali che parlano di Dio come l’efficace salvatore dei peccatori. Dio non tenta solo di salvare peccatori, nel contempo dipendendo dalla loro disponibilità nell’essere salvati. Egli non tenta di salvarli ma rimane poi impotente quando essi non cooperano con Lui usando il loro libero arbitrio per essere salvati. Egli non fa del suo meglio per salvare peccatori, affrontando sempre la reale possibilità che il Suo meglio non è abbastanza e che il peccatore può resistere efficacemente ai Suoi sforzi di salvarlo. No, Dio salva peccatori, sovranamente, efficacemente, irresistibilmente. Questo è sempre il modo in cui le Scritture descrivono la salvezza.
d. Matteo 1:21. “Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.”
e. I Corinzi 1:21. “Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione.”
f. Efesini 2:4-5. “Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia).”
g. II Timoteo 1:9. “Che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell’inizio dei tempi.”
h. II Timoteo 1:12. “Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.”
Ciò che Paolo ha affidato a Dio è la salvezza della sua anima. Egli è sicuro che Dio è capace di custodire ciò che egli Gli ha affidato. Cosa spiega la fiducia di Paolo? Come può essere sicuro che egli verrà preservato nella salvezza malgrado il diavolo, il mondo malvagio e la sua stessa carne peccaminosa? Egli può avere questa sicurezza grazia al suo credere nella sovranità di Dio. Siccome Dio lo porta sovranamente alla salvezza, egli può essere sicuro che Dio sovranamente lo preserverà nella salvezza.
4. La Sovranità di Dio sopra i Malvagi e sopra le Avversità della Vita Terrena
Al giorno d’oggi è diffuso il concetto erroneo che solo ciò che è buono viene dalla mano di Dio ed è sotto il controllo di Dio. Le cose cattive, le pene, le ansie terrene, è supposto, sono le opere del diavolo. Salute e prosperità vengono da Dio, mentre la morte improvvisa di una giovane madre o il disastro causato da un terremoto sono dal diavolo. La Bibbia insegna in modo diverso.
a. Genesi 50:20. “Voi avete macchinato del male contro di me; ma DIO ha voluto farlo servire al bene, per compiere quello che oggi avviene: conservare in vita un popolo numeroso.”
A Giuseppe accaddero grandi calamità. Egli era stato gettato in una fossa, venduto come uno schiavo all’Egitto, separato dalla famiglia e dagli amici e perfino imprigionato per un periodo. Nelle sue afflizioni, Giuseppe non perse mai di vista la verità della sovranità di Dio. Dio, egli dice, era Colui che portava a compimento tutte quelle calamità. E Dio lo fece per il bene. Non solo Giuseppe confessava la sovranità di Dio, ma è evidente che egli godeva del conforto della sovranità di Dio.
b. Giobbe 1:21. “E [Giobbe] disse: Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato e il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore.”
c. Giobbe 2:10. “Ma egli disse a lei: Tu parli come parlerebbe una donna insensata. Se da DIO accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male? In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.”
Giobbe disse queste parole in un periodo della sua vita in cui egli stava sopportando sofferenze estreme. Egli aveva perso tutti i suoi beni terreni, il suo bestiame, i suoi servi e anche i suoi dieci figli. Satana e i nemici di Giobbe erano stati gli strumenti per portare questa sofferenza nella sua vita. Ma Giobbe comprendeva la verità della sovranità di Dio. Dietro Satana e i malvagi Sabei e Caldei, Giobbe vedeva la potente mano di Dio. Egli non dice: “Il Signore ha dato e il diavolo e i miei nemici ora hanno tolto.” Oh no! “Il Signore ha dato e il Signore ha tolto.” Giobbe non solo ha ricevuto dalla mano di Dio (ricchezze, bestiame, servi e figli), ma egli ha anche ricevuto del male (la perdita di tutte queste cose) dalla mano di Dio.
5. La Sovranità di Dio sopra il Peccato e il Peccatore
a. Genesi 45:7-8. “Ma DIO mi ha mandato davanti a voi perché sia conservato per voi un residuo sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione. Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è DIO; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, come signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d’Egitto.”
Non solo è stata una grande sofferenza per Giuseppe che fu venduto come schiavo all’Egitto, ma il suo essere venduto fu dovuto alla peccaminosità dei suoi fratelli. Tuttavia, Giuseppe era in grado di vedere la sovranità di Dio dominare anche sopra l’azione peccaminosa dei suoi fratelli. In verità furono i fratelli che avevano mandato Giuseppe giù in Egitto. Ma Giuseppe, siccome comprendeva la verità della sovranità di Dio, insegna che era Dio che lo aveva mandato giù in Egitto.
b. II Samuel 16:10. “Ma il re rispose: Che ho da fare con voi, figli di Tseruiah? Per cui lasciatelo maledire, perché il Signore gli ha detto: “Maledici Davide!”. E chi può dire: Perché fai così?”
Al tempo in cui Davide disse queste parole, egli stava fuggendo dal suo stesso figlio Absalom il quale aveva usurpato il trono. In aggiunta alla sua sofferenza di dover fuggire per la sua vita da suo figlio, egli fu fatto soffrire anche dal disonore e dalla blasfemia del malvagio Scimei. Due dei fedeli capitani di Davide, i fratelli Joab e Abishai, volevano uccidere Scimei per il suo malgavio disonorare Davide. Ma Davide glielo proibì perchè “… il Signore gli ha detto: “Maledici Davide!”” Dietro l’azione malvagia di Scimei, Davide vedeva la sovrana mano di Dio. Davide era contento che la sovranità di Dio avrebbe vendicato il peccato di Scimei nel Suo proprio tempo e a Suo modo.
c. Isaia 45:7. “Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamità. Io, il Signore, faccio tutte queste cose.”
In questo passaggio sta parlando il Signore Stesso. Egli afferma la Sua sovranità sul male: “Io … creo le tenebre.” Se il Signore crea le tenebre, certamente Egli è sovrano sopra di esse.
d. Amos 3:6. “La tromba suonerà ella nella città, senza che il popolo accorra tutto spaventato? Vi sarà alcun male nella città, che il Signore non l’abbia fatto?”
Cosi come il soffiare della tromba d’avvertimento spaventa gli abitanti di una città avvertendola dell’attacco del nemico, così sicuramente quando c’è del male in una città questo male è stato portato del Signore. Il Signore predispone il male, porta il male e lo controlla.
e. Luca 22:22. “Certamente il Figlio dell’uomo se ne va, come è stabilito, ma guai a quell’uomo per mezzo del quale è tradito!”
f. Atti 2:23. Egli (Cristo), dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste.
Entrambi questi testi insegnano la sovranità di Dio sopra il peggior peccato mai commesso—la crocifissione di Cristo. Uomini empi Lo crocifissero e loro erano da incolpare, di certo, per la loro azione peccaminosa. Ma anche la crocifissione di Cristo ebbe luogo in accordo alla sovrana designazione e sotto il controllo onnipotente di Dio. Se Dio era sovrano sopra il peggior peccato, certamente Egli è sovrano sopra ogni peccato.
6. La Sovranità di Dio nella Salvezza
a. Matteo 11:25-26. “In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto.”
Con queste parole Gesù insegna chiaramente la sovranità di Dio nella salvezza. Dio nasconde le cose del regno dei cieli da certi uomini con il risultato che essi non sono salvati. Dio rivela le cose del regno dei cieli ad altri uomini, con il risultato che essi sono salvati. Sia il nascondere che il rivelare prendono luogo secondo il sovrano volere di Dio: “… perchè così ti è piaciuto.”
b. Atti 16:14. “E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aprì il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo.”
Lidia era salvata. Sebbene lei fu salvata per mezzo della predicazione dell’apostolo Paolo, non fu Paolo a salvarla. Sebbene Lidia credette nella predicazione di Paolo, Lidia non salvò se stessa con il potere del suo libero arbitrio. La salvezza di Lidia era dovuta a questo, che il Signore aprì il suo cuore, come Egli fa con il cuore di ogni peccatore che è salvato.
c. Romans 9:18. “Così egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole.”
Qui l’apostolo Paolo insegna che Dio mostra misericordia a quegli uomini e a quelle donne ai quali Egli vuole mostrare misericordia. Siccome la misericordia di Dio è la causa della loro salvezza, possiamo capire che Paolo qui sta insegnando che Dio salva chi Egli vuole salvare. Non solo questo, ma quelli che non sono salvati, non sono salvati perchè Dio li indurisce nei loro peccati e nella loro incredulità: “… e indurisce chi vuole.”
La sovranità di Dio nella salvezza è anche chiaramente insegnata in una moltitudine di passaggi Scritturali che parlano di Dio come l’efficace salvatore dei peccatori. Dio non tenta solo di salvare peccatori, nel contempo dipendendo dalla loro disponibilità nell’essere salvati. Egli non tenta di salvarli ma rimane poi impotente quando essi non cooperano con Lui usando il loro libero arbitrio per essere salvati. Egli non fa del suo meglio per salvare peccatori, affrontando sempre la reale possibilità che il Suo meglio non è abbastanza e che il peccatore può resistere efficacemente ai Suoi sforzi di salvarlo. No, Dio salva peccatori, sovranamente, efficacemente, irresistibilmente. Questo è sempre il modo in cui le Scritture descrivono la salvezza.
d. Matteo 1:21. “Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati.”
e. I Corinzi 1:21. “Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione.”
f. Efesini 2:4-5. “Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia).”
g. II Timoteo 1:9. “Che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell’inizio dei tempi.”
h. II Timoteo 1:12. “Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.”
Ciò che Paolo ha affidato a Dio è la salvezza della sua anima. Egli è sicuro che Dio è capace di custodire ciò che egli Gli ha affidato. Cosa spiega la fiducia di Paolo? Come può essere sicuro che egli verrà preservato nella salvezza malgrado il diavolo, il mondo malvagio e la sua stessa carne peccaminosa? Egli può avere questa sicurezza grazia al suo credere nella sovranità di Dio. Siccome Dio lo porta sovranamente alla salvezza, egli può essere sicuro che Dio sovranamente lo preserverà nella salvezza.
C. Obiezioni
Storicamente, due obiezioni in particolare sono state presentate contro l’insegnamento Riformato della sovranità di Dio. E’ stato insinuato che insegnare la sovranità di Dio è rendere Dio l’autore del peccato. Ed è stato insinuato che insegnare la sovranità di Dio è negare la responsabilità umana.
1. “Se Dio è sovrano, Egli è l’autore del peccato
Questa è la contesa dei nemici della fede Riformata. La tesi è che se Dio ha voluto il male e tramite il Suo onnipotente potere causa il male, Dio è da incolpare per il peccato nel mondo. E siccome Dio è perfetto, completamente senza peccato, Egli non può essere sovrano.
Ci sono alcuni che hanno tentato di conciliare questa apparente contraddizione insegnando che Dio nella Sua sovranità semplicemente permette il peccato. Sebbene Egli desidera attivamente il bene, Egli solo passivamente permette al male di realizzarsi. Questa è una spiegazione insoddisfacente. Per prima cosa, essa non risolve il problema. Se io permetto a qualcuno di essere investito da un camion, quando io avrei potuto avvertire questa persona o averle impedito di essere investita, io sono responsabile del suo danno così come se lo avessi deliberatamente investito io. Il punto è che se Dio permette il peccato, quando Egli potrebbe impedirlo, contro questa idea può essere avanzata la stessa accusa che dice che Dio è il responsabile del peccato.
Ma oltre a non risolvere la difficoltà, dire che Dio solo permette il peccato e il male non fa giustizia all’insegnamento della Scrittura con riguardo alla sovranità di Dio. Dio non permette semplicemente al diavolo di affliggere Giobbe ma, dice Giobbe, “Il Signore ha dato e il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore.” Dio non solo permette la crocifissione di Gesù Cristo, ma la crocifissione di Cristo ebbe luogo “secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio” (Atti 2:23).
La nostra risposta all’obiezione è che Dio è sovrano, sovrano anche sopra il peccato e il male, ma sovrano sul peccato e sul male in un modo tale che Egli non ne è l’autore e ne può essere accusato dei peccati che uomini empi compiono (Ezechiele 18:25-30; Atti 2:23-24; Romani 9:10-18). Nonostante Dio sia sovrano sul peccato, il peccatore pecca volontariamente, desidera di peccare, si compiace nel peccato e lo commette attivamente. Egli non è costretto contro la sua volontà a peccare. Egli non è costretto al peccato sebbene egli non voglia peccare. Dio attua il male in un modo tale che Satana e gli uomini empi lo compiono volontariamente. Come Giacomo dice in Giacomo 1:13-14 “Nessuno, quando è tentato dica: Io sono tentato da Dio; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. Ciascuno invece è tentato quando è trascinato e adescato dalla propria concupiscenza.”
Che Dio non debba essere accusato di essere l’autore del peccato è ulteriormente evidente dal Suo proposito riguardante il decreto del peccato. A differenza di Satana e degli uomini empi, il proposito di Dio con il peccato è un proposito buono. Il Suo proposito è la Sua stessa gloria attraverso la manifestazione delle gloriose perfezioni del Suo Essere. Il Suo proposito è la manifestazione della Sua potenza la quale è capace di rendere subordinati al Suo volere anche il peccato e i peccatori. Il Suo proposito è la dimostrazione della Sua giustizia la quale pretende e realizza la soddisfazione per il peccato. Il Suo proposito è la manifestazione della Sua libera grazia che alla croce di Cristo non salva le brave persone ma indegni peccatori. Il proposito di Dio nel decretare il peccato è la rivelazione del Suo Figlio Gesù Cristo, il Salvatore dal peccato.
2. “Se Dio è sovrano, l’Uomo non è responsabile del suo peccato
Questa è la seconda obiezione che è fatta contro l’insegnamento della sovranità di Dio. La tesi è che se Dio sovranamente vuole e causa il peccato e il male, l’uomo non può essere ritenuto responsabile del male che compie. Dopo tutto, siccome Dio sovranamente desidera che egli pecchi, cosa altro può fare se non peccare?
L’apostolo Paolo affronta questa obiezione alla sovranità divina in Romani 9. Al verso 19 l’obiezione è avanzata: “Tu mi dirai dunque: Perché trova ancora egli da ridire? Chi può infatti resistere alla sua volontà?” Quale è la risposta di Paolo a questa obiezione? Egli ammette questa obiezione? Per niente. Ascoltate: “Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dirà a colui che la formò: Perché mi hai fatto così?” (v. 20).
Dio è sovrano, sovrano anche sopra il peccato e il peccatore. Ma Dio è sovrano sopra il peccato e il peccatore in un modo tale che il peccatore stesso rimane sempre responsabile davanti a Dio per il suo peccato. Si, il Figlio dell’Uomo va alla croce così come è stato deciso da Dio: “ma guai a quell’uomo per mezzo del quale è tradito!” (Luca 22:22). Di certo, Cristo è consegnato per il determinato consiglio e preconoscenza di Dio, ma è anche vero che “mani di iniqui” sono responsabili del Suo essere crocifisso e ucciso (Atti 2:23).
Nè questo è mai un vero problema per il peccatore. Nella nostra vita di tutti i giorni noi sperimentiamo nessuna tensione tra la sovranità di Dio e la nostra responsabilità. Sebbene noi crediamo che tutte le cose sono sotto il controllo sovrano di Dio, sappiamo che quando noi sbagliamo siamo responsabili per lo sbaglio che abbiamo fatto. Noi percepiamo d essere colpevoli e dobbiamo anche affrontare le conseguenze. In una maniera che supera la nostra capacità di comprenderla, Dio è assolutamente sovrano e l’uomo è responsabile per il suo peccato.
D. Negazioni della Sovranità di Dio
Il diniego della verità della sovranità di Dio assume molte forme. Ci sono dinieghi teologici e dinieghi più pratici.
1. Totalitarismo Comunista
Secondo la teoria comunista, lo stato e l’idea di stato è sovrana. Lo stato possiede ogni cosa. Lo stato controlla ogni area della vita. Gli interessi dello stato sono i soli interessi che hanno una certa importanza. Questo è un attacco fondamentale alla sovranità di Dio. Sono date allo stato cose che appartengono solo a Dio. Dato questo insegnamento del Comunismo, non è sorprendente che gli stati Comunisti si sono mostrati ostili al Cristianesimo. Infatti il Comunismo è intrinsecamente anti-Dio e anti-Cristiano.
2. Evoluzionismo
L’insegnamento dell’evoluzione è che il mondo venne all’esistenza per puro caso. La continua esistenza del mondo è dovuta all’operare di rigide leggi naturali e al fato cieco. L’evoluzionismo è un fondamentale diniego della sovranità di Dio. Esso nega la Sua sovrana potenza nel creare i cieli e la terra. Esso inoltre nega la sovranità di Dio nel sostegno dell’universo e sulla direzione del corso della storia del mondo. Non ci possono essere compromessi tra la fede Riformata e l’evoluzione. Il dio dell’evoluzione, se c’è ne uno, non è il Dio sovrano della Bibbia. Coloro che oggi stanno tentando di raggiungere un compromesso tra queste due sono colpevoli di attaccare il vero cuore della fede Riformata—la Sovranità di Dio. Se sono fatti sconti alla teoria dell’evoluzione, la verità della sovranità di Dio è barattata con una piatto di minestra umanistica.
3. Pelagianesimo, Semi-pelagianesimo, Arminianesimo, la libera offerta del vangelo e il libero arbitrio
Tutti questi falsi insegnamenti, che saranno discussi nei capitoli successive, hanno in comune la negazione della sovranità di Dio, particolarmente la Sua sovranità nella salvezza dei peccatori perduti. Secondo tutte queste vedute, anche se Dio sinceramente desidera la salvezza di tutti gli uomini, Egli in realtà è incapace di realizzare la salvezza di chiunque. Anche se Dio vuole salvare un uomo, quell’uomo in se stesso è in grado di resistere la grazia salvifica di Dio e di frustrare l’intenzione di Dio di salvarlo. Perfino dopo che Dio ha iniziato a salvare qualcuno, avendolo rigenerato, e avendogli dato il Suo Santo Spirito ed il dono della fede, è possibile che quell’uomo cada dalla grazia e dalla salvezza, una caduta che Dio non è in grado di impedire. Questo è uno sfrontato diniego della sovranità di Dio nella salvezza. Non sorprende che dove queste falsità sono state accettate non si ascolta più l’insegnamento dell’assoluta sovranità di Dio.
…
5. Deismo
Questo insegnamento, più filosofico che religioso, è sorto più o meno nel periodo della Rivoluzione Americana, specialmente in Francia. Esso insegna che Dio esiste e che ha creato il mondo ma che in realtà Egli non ha relazioni con esso. In altre parole, esso nega che Dio sia presente ovunque nella creazione e che Egli è il Dio della provvidenza, che Egli sostiene e governa tutte le cose nella creazione con il Suo onnipotente potere. Contrariamente alla verità della sovranità di Dio, quindi, è insegnato che sebbene Dio possa pensarsi come sovrano, la Sua sovranità non ha valore nel tempo e nello spazio e per la vita dell’uomo e che tutte le cose si sviluppano secondo leggi naturali, e che spetta all’uomo determinare il suo proprio destino.
Il diniego della sovranità di Dio necessita di essere menzionato perché era la “religione” degli uomini che furono i leader della Rivoluzione Americana e che scrissero la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione Americana, uomini come Thomas Jefferson, Benjamin Franklin, e James Madison. Per questo la Costituzione Americana e gli altri documenti connessi alla storia degli Stati Uniti d’America sono fondati su principi deisti piuttosto che sull’insegnamento biblico della sovranità di Dio.
Questo è evidente specialmente nel secondo paragrafo della Dichiarazione di Indipendenza:
Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti. Che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. Che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati.
Questa è anche la visione che giace alla base dell’orgogliosa affermazione con la quale inizia il Preambolo della Costituzione Americana: “Noi, il popolo …”
A parte il fatto che semplicemente non è nè vero nè biblico che tutti gli uomini sono creati uguali ed hanno dei diritti inalienabili (Deuteronomio 7:6; Daniele 2:21; Luca 1:52; I Corinzi 1:26), è una sfacciata negazione della sovranità di Dio insegnare che il governo ricava il suo potere dal consenso dei governati e non da Dio (Romani 13:1-7) e, come la Dichiarazione continua a dire, che “è il diritto del popoli alterarlo o abolirlo (il governo), e instaurare un nuovo governo” come ritengono meglio.
Quindi l’idea che è comune oggi che la costituzione Americana e la Dichiarazione sono documenti “Cristiani” è completamente falsa, e il solo fatto che Dio è menzionato in essa non deve fuorviarci.
Lungo questa stessa linea noi dobbiamo condannare ogni forma di ribellione e resistenza contro il governo istituito da Dio come una negazione della sovranità di Dio e come una negazione dell’ordine di Dio come è indicato nella prima parte di Romani 13.
6. Femminismo
L’”eresia” del femminismo che ha travolto sia la società umana che la chiesa è anche’essa una negazione della sovranità di Dio, perché non solo nega l’autorità dell’uomo sulla donna ma anche l’autorità di Dio la quale è riflessa nell’autorità dell’uomo sulla donna e che è il fondamento della sua autorità. Nemmeno è sorprendente che tale femminismo ha ottenuto una tale presa nella chiesa, in quanto la chiesa stressa per la maggior parte non crede più nella sovranità di Dio.
Che il femminismo è un diniego dell’autorità di Dio e perciò anche della Sua sovranità è chiaro da quei passaggi i quali mostrano che la donna nel sottomettersi all’autorità dell’uomo si sottomette anche a Dio in Cristo (I Corinzi 11:3; Efesini 5:22-24; Colossesi 3:18).
7. La nostra pratica
Anche noi, da un punto di vista pratico, siamo tentati di negare la sovranità di Dio. Una cosa è confessare questa verità intellettualmente e astrattamente. E’ proprio un’altra cosa riconoscere questa verità quando la sovranità di Dio tocca personalmente le nostre stesse vite. Una cosa è confessare che Dio sovranamente governa tutte le cose così che niente accada per caso ma secondo la Sua predisposizione. Un’altra cosa è confessare la sovranità di Dio quando i nostri raccolti sono stati devastati, le nostre case distrutte, o quando abbiamo perso il nostro lavoro. Una cosa è confessare che i mali di questa vita sono inclusi nella sovranità di Dio. Un’altra cosa è confessare la sovranità di Dio dinanzi alla tomba di un amato. Una cosa è confessare la sovranità di Dio nella salvezza. E’ proprio un’altra cosa confessare la sovranità di Dio quando noi vediamo la Sua sovranità essere all’opera nella nostra stessa congregazione, nelle nostre famiglie e anche tra i nostri stessi figli.
Ci vuole la grazia di Dio per confessare e sottomettersi alla Sua sovranità. Ci vuole la grazia per confessare che tutte le cose, e anche le nostre stesse vite, sono sotto il Suo controllo e soggette al Suo volere. Ci vuole la grazia per confessare “Il Signore ha dato e il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore.” Prescindendo dalla grazia sovrana, nessun uomo confesserà mai la sovranità di Dio. Che un uomo confessa la sovranità di Dio è esso stesso dovuto alla Sovranità di Dio.
E. Importanza Pratica
L’importanza pratica della verità della sovranità di Dio non può essere enfatizzata abbastanza.
1. La sovranità di Dio e l’adorazione
Credere nella sovranità di Dio è alla base della vera adorazione di Dio. Nel primo comandamento della legge di Dio siamo confrontati con la verità della sovranità di Dio. Siccome Dio è Dio e solo Lui è Dio, Egli dovrebbe essere adorato da noi. Siccome Dio solo è sovrano, Egli solo dovrebbe essere adorato. E se la nostra adorazione è vera adorazione, adorazione che esalta la Sua grandezza e che riconosce la nostra indegnità e incapacità, essa deve essere adorazione il cui cuore è la confessione della sovranità di Dio.
E la sovranità di Dio non solo pretende che Egli sia adorato, ma determina anche il modo con cui noi dobbiamo adorarlo. Se Dio è sovrano, Egli non deve essere rappresentato da mute immagini che non pensano, non parlano e che non compiono azioni. Se Dio è sovrano, l’onnipotente “IO SONO COLUI CHE SONO,” la nostra adorazione di Lui deve essere riverente. La mancanza di riverenza in molto di quello che passa per adorazione oggi è sintomo della mancanza nelle chiese della dottrina della sovranità di Dio.
2. La sovranità di Dio e la gloria di Dio
Certamente l’importanza della verità della sovranità di Dio è che essa glorifica Dio. Se l’onnipotente potere di Dio è ciò che sta dietro a tutto ciò che accade nel mondo ed è inoltre la causa della salvezza, Dio deve essere glorificato. Niente della gloria appartiene all’uomo o ad alcun altra creatura.
Gloria a Dio solo! Questa è la più grande chiamata dell’uomo. Perchè l’uomo è stato messo su questa terra? Perchè Dio lo ha salvato? Perchè Dio gli ha donato tutto quello che ha? Affinchè egli glorifichi Dio. E Lui merita questa gloria perché Lui è sovrano.
3. La sovranità di Dio e la storia
Una comprensione della verità della sovranità di Dio è importante per una corretta visione della storia e perciò è di grande importanza per l’educazione Cristiana. La storia è correttamente compresa e insegnata solo quando è vista come lo svolgimento del sovrano consiglio di Dio. Dio è al controllo e Dio sta eseguendo il Suo volere. Dio stabilisce i re e li spodesta dai loro troni. Dio suscitò Faraone, lo usò per il Suo fine e quando ebbe finito, lo affogò nel Mar Rosso. Similmente Dio portò Hitler al potere, era sovrano sopra la devastazione e lo spargimento di sangue che egli perpetrò e alla fine, dopo che Hitler servì al proposito di Dio, trascinò il suo Terzo Reich alla rovina. Nel vero senso della parola, la storia è la Sua storia.
4. La sovranità di Dio e la certezza della salvezza
La verità che Dio è sovrano è il fondamento del conforto del popolo di Dio. Solo se sappiamo che Dio è in controllo, il nostro Dio, il Dio che è nostro Padre per amore di Cristo, solo così possiamo avere certezza che tutto va bene. Se ci dovesse essere qualche altro potere in questo mondo oltre all’onnipotente potere del nostro Dio, un potere sul quale Dio non ha il controllo, dobbiamo spaventarci e impaurirci. Ma un tale altro potere non esiste. Dio è sovrano, assolutamente sovrano, sovrano anche sopra il male e il peccato, sopra il diavolo e gli uomini empi. Questo ci da la sicurezza che “tutte le cose cooperano al (nostro) bene” (Romani 8:28). Quindi noi dovremmo essere persuasi “che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:38-39).
5. La sovranità di Dio e la nostra preservazione
Credere nella sovranità di Dio è essenziale per la certezza della preservazione del Cristiano nella salvezza e per la certezza della finale salvezza della chiesa intera. Se Dio non è sovrano, noi dobbiamo sempre essere in dubbio della nostra personale salvezza, così come della salvezza dell’intera chiesa. Infatti, se Dio non è sovrano, la salvezza anche di un solo figlio di Dio è impossibile. Solo la sovrana potenza di Dio è capace di difendere il Cristiano dal potere del diavolo, dal mondo e dalla sua stesa carne peccaminosa. Siccome Dio è sovrano, assolutamente sovrano, la salvezza della chiesa è sicura. La sovranità di Dio dà al credente la sicurezza che “colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Filippesi 1:6).
F. La Relazione con i Cinque Punti
La relazione tra la verità della sovranità di Dio e i Cinque punti del Calvinismo è duplice. Da un lato, la base dei Cinque Punti è la sovranità di Dio. Dall’altro lato, i Cinque Punti servono ad illustrare chiaramente la verità che Dio è un Dio sovrano. Confessare i Cinque Punti del Calvinismo è confessare la sovranità di Dio. Non si può credere nei Cinque Punti senza un credere fermamente nella sovranità di Dio.
Questo può essere facilmente notato. Siccome l’uomo è totalmente depravato, solo la sovrana potenza di Dio può salvarlo. Siccome Dio è sovrano, Egli sceglie di salvare coloro che vuole salvare, e non ci sono condizioni o opere umane da compiere al fine di guadagnare la loro propria salvezza. Siccome Dio è sovrano, l’espiazione (la redenzione) realizzata con la morte di Cristo fu efficace, salva effettivamente coloro i quali intendeva salvare. Siccome Dio è sovrano, la Sua opera graziosa nella salvezza dell’uomo è irresistibile. Siccome Dio è sovrano, i santi singolarmente e la chiesa intera saranno preservati e come risultato di questa preservazione essi perseverano fino alla fine.