(Da: CR News, Febbraio 2007, Vol. XI, n. 10)
Rev. Angus Stewart
Mentre I Corinzi 7:1-16 tratta principalmente delle persone sposate, ed i versi 17-24 si rivolgono al soggetto della chiamata, i versi 25-40 trattano principalmente delle persone single, specialmente i vergini e se debbano sposarsi o meno. L’apostolo non risponde con un comando assoluto: “Tutti devono sposarsi” o “Tutti devono rimanere single.” Egli afferma: “Ora riguardo ai vergini non ho comandamento dal Signore” (25), perché Cristo non Si rivolse specificamente a questo argomento: “tuttavia dò il mio giudizio come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore di essere fedele” (25). L’apostolo avvisa che è “buono” per un vergine non sposarsi (26; cf. 1, 8). Perché? A motivo della “presente avversità” (26) e per evitare “tribolazione nella carne” (28), anche se non è un peccato per le persone single o per i vedovi o vedove sposarsi (28).
La “presente avversità” (26) e la “tribolazione nella carne” (28) fanno riferimento soltanto alle dure circostanze coniugali durante un’intensa persecuzione o a difficoltà nel matrimonio in questo mondo caduto in generale? Primo, non vi è evidenza di feroce persecuzione a Corinto a quel tempo o poco dopo, a meno non sia indicato in queste espressioni stesse. Mentre altre epistole (come I Tessalonicesi o I Pietro) parlano molto sulla persecuzione della chiesa, non così in I o II Corinzi. In realtà, a differenza dell’apostolo, i Corinzi stavano facendo le cose facili (I Corinzi 4:8-10)! Secondo, due altre difficoltà nel matrimonio, ovvero la sua transitorietà (7:29-31) e le sue preoccupazioni (32-35), fanno riferimento all’intera epoca dopo la caduta, e allora perché non dovrebbe conseguirne la “presente avversità” (26)? Inoltre, “il tempo è breve” (29) e “la forma di questo mondo passa via” (31), entrambi riferendosi a questa intera epoca, servono come guida interpretativa per comprendere cosa sono le “tribolazioni nella carne” (28). Similmente, Romani 8:18 parla delle “sofferenze di questo presente tempo.” Dunque molti, inclusi Calvino, Godet, Grosheide ed Engelsma, vedono queste difficoltà nel matrimonio (I Corinzi 7:26, 28) come facenti riferimento all’intero periodo dalla caduta (Genesi 3:16) alla seconda venuta di Cristo. Questa veduta, come vedremo, ha senso nel contesto del passaggio.
Avversità e tribolazione “nella carne” (26) parla delle difficoltà delle persone sposate, sia in corpo che in anima, in connessione con tutte le circostanze della vita in questo mondo peccaminoso (perché non vi era avversità nel matrimonio prima della caduta).
Nel matrimonio, due peccatori sono vincolati insieme per la vita sotto un solo tetto. Si consideri un marito che non ama sua moglie, ma è tirannico, prepotente e scontroso. Si pensi ad una moglie che si rifiuta di sottomettersi a suo marito. Egoismo, dispute, amarezza e risentimento spogliano l’unione della gioia e della comunione.
I due possono essere entrati nel matrimonio con differenti background, interessi e gusti (come anche possedendo entrambi le vecchie nature). A lei piace spendere il denaro, ma a lui piace mantenere uno stretto controllo su di esso. Lui non va d’accordo con i suoi parenti acquisiti, e lei ha problemi con la famiglia di lui, e così via. Quale spazio vi è qui per avversità e tribolazioni nel matrimonio!
Poi vi sono i figli. Vi sono i dolori del parto (Genesi 3:16), le notti insonni, e i viaggi all’ospedale con i bambini malati. Magari un genitore fa quasi tutte le cose spiacevoli con i figli, mentre l’altro fa soltanto le cose “divertenti.” Forse lei vuole coccolarli, ma lui pensa che non dovrebbero essere avvolti nella lana cotonata. Oppure lui è autoritario, mentre lei è un “tocco soft” e i figli cominciano a giocare su questo. Differenti concezioni sull’educazione dei figli provvedono ancora altro spazio per dolore e tribolazione. In quel caso la coppia fallisce peccaminosamente di comunicare propriamente e non giunge mai ad una sola mente a riguardo dell’allevamento e disciplina dei loro figli.
Le durezze giungono anche all’altro capo del matrimonio. Forse il tuo sposo diviene disabile e devi prenderti cura di lui o lei, oppure lui o lei prende l’Alzheimer e non ti riconosce nemmeno più, o tu divieni un vedovo o vedova.
Se la persecuzione si intensifica, i problemi del matrimonio aumentano, con i mariti Cristiani (come John Bunyan) in prigione preoccupati per le loro moglie e figli, e madri che fuggono con i loro piccoli (cf. Matteo 24:19-20).
Chiaramente, coloro che contemplano il matrimonio dovrebbero considerarne il costo. Sei pronto a questo? I propri occhi non dovrebbero essere chiusi alla verità affermata nella formula Riformata per il matrimonio, che afferma che “le persone sposate sono generalmente, in ragione del peccato, soggette a molti problemi ed afflizioni.” Paolo conosceva queste durezze ed avrebbe potuto scrivere di più, affermando meramente “ma io vi risparmio” (I Corinzi 7:28). Se un figlio di Dio non è pronto per il matrimonio dovrebbe considerare a rinviarlo o continuare da single. Ma se sei pronto a sposarti e a vivere con la tua sposa per la grazia di Dio, devi sempre essere preavvisato di alcune delle difficoltà. Tutto questo è designato ad inculcare sobrietà nel corteggiamento e nel matrimonio. Non è tutto zucchero e dolcezza o “puro miele,” come dice Calvino. Abbiamo bisogno di un salutare realismo biblico.
Ciò non significa, tuttavia, che i Cristiani sono scusati se hanno un cattivo matrimonio. La Bibbia insegna che vi sono e saranno tribolazioni nel matrimonio, in una misura più o meno grande, ma ciò è diverso da un matrimonio tribolato. Se vi è un problema con la tua relazione con la tua sposa, ciò è a motivo del peccato, che sia tuo o quello suo, o (di solito) di entrambi. Noi dobbiamo accettare la responsabilità davanti a Dio per questo e ravvederci. Il tuo matrimonio deve riflettere l’unione tra Cristo e la Sua chiesa, con il marito che ama sua moglie come Cristo ha amato la chiesa e la moglie sottomettendosi a suo marito nel Signore (Efesini 5:22-33). Il peccato deve essere confessato ed abbandonato, specialmente quello di egoismo. Cercate la misericordia ed il perdono di Dio alla croce. Lavorate alla vostra relazione e cercate aiuto presso un pastore fedele. Inoltre, le giovani donne dovrebbero andare da quelle più anziane per ricevere consigli (cf. Tito 2:3-5).
Tutto questo dovrebbe essere di conforto alle persone sposate. Forse siete entrati in matrimonio con occhiali colorati di rosa ed avete sofferto qualche scossa. La Bibbia parla della tua situazione; Dio conosce la tua situazione nella vita e ti soccorrerà. Inoltre molti, sono sicuro, hanno trovato il matrimonio perfino migliore di quanto si aspettavano: pia compagnia, condividere la tua vita con la persona che ami, le gioie dell’essere genitori, etc. Per la Sua Parola e Spirito, Cristo porte le coppie fedeli perfino più vicine a Lui e l’uno all’altra attraverso avversità e tribolazioni nel matrimonio.