Ron Hanko
Non dovremmo mai dimenticare che la venuta di Cristo alla fine del mondo è una meraviglia ed un miracolo—l’ultimo che questo mondo vedrà. Essa è un’opera di Dio, meravigliosa ai nostri occhi, ed è qualcosa che trascende la nostra comprensione. Infatti, tutto ciò che pertiene alla fine del mondo è una meraviglia di Dio, un miracolo.
I segni della venuta di Cristo, cioè la risurrezione dei morti, il rapimento dei santi per essere con Cristo, la distruzione della vecchia terra e del vecchio cielo, il giudizio finale, e la glorificazione dei credenti, appartengono a quelle cose che sono del tutto inspiegabili in termini naturali e terreni. Essi tutti appartengono alla sfera del soprannaturale e sono quindi ricevuti solo per fede.
Vi sono vari passaggi Scritturali che rendono chiaro che ciò è vero anche della venuta di Cristo. Per un motivo: Apocalisse 1:7 testimonia del fatto che “ogni occhio lo vedrà, ed anche quelli che lo trafissero” (vedasi anche Matteo 24:27, 30). Non soltanto questo indica che la risurrezione generale avrà già avuto luogo quando Cristo ritorna, ma mostra che la venuta di Cristo è una miracolosa opera di Dio.
In che modo ogni occhio Lo vedrà quando Egli appare è impossibile da dire, ma non abbiamo dubbio che la Parola di Dio parla in modo veritiero. In verità, ogni occhio deve vederlo, perchè Egli viene come la rivelazione di Dio, sia per la salvezza che per il giudizio. Ogni creatura, vivente e morta, sarà giudicata—salvata o dannata—in relazione a Lui.
Un altro passaggio che rivela che la venuta di Cristo è un’opera miracolosa e meravigliosa di Dio Onnipotente è II Tessalonicesi 2:8, che dice che l’uomo del peccato, “quell’Empio,” sarà distrutto dallo splendore stesso della venuta di Cristo. Ancora, è difficile capire esattamente in che modo dobbiamo intendere questo, ma ciò ci ricorda del fatto che la Sua venuta non è un evento naturale.
La venuta di Cristo è la nostra speranza, perchè nonostante anche noi dobbiamo comparire davanti alla sede giudiziale e dare conto delle nostre opere, Cristo sarà lì con noi al giudizio. Egli sarà il nostro Giudice. Perfino il pensiero del giudizio, quindi, non può distruggere la meravigliosa speranza che abbiamo in Lui. La nostra salvezza in e attraverso il giudizio è parte della Sua opera salvifica.
E’ per questa venuta, quindi, che attendiamo e vigiliamo e speriamo. La nostra intera vita da credenti può essere descritta da questo punto di vista: ha come suo intero obietivo e proposito l’apparizione di Gesu’ Cristo. Nient’altro dovrebbe contare per noi quanto questo.
Il significato di tutto questo è che la venuta di Cristo è parte del miracolo e meraviglia della salvezza. Dall’inizio della storia, Dio ha rivelato Se Stesso come il solo Salvatore, perchè Egli compie per noi quello che è del tutto oltre il potere o l’immaginazione dell’uomo. Egli ci salva per il miracolo di grazia in Gesu’ Cristo. Il ritorno di Cristo è la finale rivelazione di quel grande miracolo di grazia e misericordia.
(“The Wonder of Christ’s Coming,” un capitolo tradotto da: Doctrine According to Godliness [Grandville, Michigan, USA: Reformed Free Publishing Association, 2004], pp. 294-295)