David J. Engelsma
E’ ormai comune tra il popolo Riformato che, quando uno confessa l’elezione a salvezza da parte di Dio di alcune persone, l’amore particolare di Dio per gli eletti, e l’esclusivo desiderio di Dio di salvare gli eletti, questa confessione è immediatamente contestata da un appello a Giovanni 3:16: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” Infatti, ciò è pressoché la regola. Chi si appella in tal modo a Giovanni 3:16 intende asserire che Dio ama tutti gli uomini senza eccezione e che Dio desidera salvare tutti gli uomini senza eccezione. L’assunzione fondamentale alla base di questo appello a Giovanni 3:16, come un argomento contro l’elezione, è che la parola “mondo” in Giovanni 3:16 significa “tutti gli uomini senza eccezione.”
Noi qui annunciamo, dichiariamo e proclamiamo che questa assunzione è falsa. Non è biblica. Fa dedicare ad un insegnamento che devia dal vangelo, fondamentalmente. La parola “mondo” in Giovanni 3:16 non significa “tutti gli uomini senza eccezione.”
Noi supplichiamo i nostri fratelli e sorelle Riformati che insistono nel comprendere “mondo” in Giovanni 3:16 come “tutti gli uomini senza eccezione” e nell’usare questo testo contro la confessione dell’amore particolare di Dio per gli eletti di affrontare la posizione dottrinale che stanno adottando. Questa, ora, è la loro posizione: Dio ama tutti gli uomini senza eccezione, con un amore che dà il Suo unigenito figlio per la loro salvezza, cioè, con l’amore (salvifico) che desidera la loro salvezza dal peccato e la loro vita eterna in paradiso.
-
- Dio ha dato il Suo unigenito Figlio per tutti gli uomini senza eccezione, cioè, Gesù è morto per tutti gli uomini senza eccezione.
- Tuttavia, molte persone che Dio ama, che Dio desidera salvare, e per le quali Gesù morì, periscono all’inferno, non salvati.
-
- Quindi: 1) molte persone sono separate dall’amore di Dio; 2) il desiderio di Dio di salvarle è frustato nel caso di molte persone; e 3) la morte di Gesù fallì nel salvare molti per i quali il Figlio di Dio, di fatto, morì.
- La ragione di questo triste stato di cose è che queste persone hanno rifiutato di credere in Gesù, sebbene essi erano capaci di farlo in virtù del loro libero arbitrio.
- D’altra parte, la ragione per cui gli altri sono salvati non è che Dio li ha amati, ha desiderato la loro salvezza, ed ha dato il Suo Figlio a morire per loro (perché Egli ha amato anche quelli che periscono, ha desiderato la loro salvezza, ed ha donato Suo Figlio per loro), ma che essi, con il loro libero arbitrio, hanno scelto di credere.
- In conclusione, la dannazione dei malvagi è la sconfitta e la delusione di Dio, mentre la salvezza dei credenti è la loro propria opera.
Quando le persone del “tutti gli uomini senza eccezione” citano Giovanni 3:16, questo è il modo in cui lo leggono: “Perché Dio ha tanto amato tutti gli uomini senza eccezione, che egli ha dato il suo unigenito Figlio a morire per tutti gli uomini senza eccezione, con il desiderio che tutti gli uomini senza eccezione siano salvati, così che chiunque crede in lui, col suo libero arbitrio, non perisca, ma abbia vita eterna.”
Ogni qualvolta qualcuno contesta la confessione del particolare, esclusivo amore di Dio per i Suoi eletti col citare Giovanni 3:16, dobbiamo con dispiacere concludere che egli sostiene la posizione dottrinale sopra esposta e desidera confessarla pubblicamente, in modo da rovesciare così la dottrina Riformata della predestinazione, dell’espiazione limitata, della totale depravazione, della grazia efficace e della perseveranza dei santi (che è solo un elaborato modo di dire: salvezza per sola grazia—il vangelo).
La parola “mondo” nel vangelo di Giovanni non significa “tutti gli uomini senza eccezione.” La prova:
-
- Giovanni 1:29: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” Cristo con la Sua morte ha tolto via il peccato da tutti gli uomini senza eccezione? Se sì, tutti gli uomini senza eccezione saranno salvati.
- Giovanni 6:33: “Perché il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà vita al mondo.” Gesù ha donato vita (non ha inefficacemente offerto vita, ma efficacemente dato vita) a tutti gli uomini senza eccezione? Se sì, tutti gli uomini senza eccezione hanno la vita eterna.
- Giovanni 17:9: “Io (Gesù) prego per loro; non prego per il mondo”. Gesù rifiuta di pregare per tutti gli uomini senza eccezione?
Quest’ultimo testo mette in evidenza che la parola “mondo” nel vangelo di Giovanni non ha sempre lo stesso significato. In Giovanni 3:16, il mondo è amato da Dio, con un amore che dona il Figlio di Dio a motivo d’esso; in Giovanni 17:9, il Figlio di Dio rifiuta di pregare per il mondo. I santi non devono giungere ad una comprensione del mondo di Giovanni 3:16 per mezzo di una veloce assunzione, ma mediante un’attenta interpretazione del passaggio alla luce del resto della Scrittura.
Qual è allora la verità a riguardo del mondo di Giovanni 3:16? Amato da Dio con un Divino, onnipotente, efficace, fedele, eterno amore, il mondo è salvato. Esso tutto! Tutti loro!
Redento dalla preziosa, degna, potente, efficace morte del Figlio di Dio, il mondo è salvato. Esso tutto! Tutti loro!
La salvezza di tutte le persone incluse nel mondo di Giovanni 3:16 è dovuta solamente all’efficace amore di Dio e alla morte redentrice di Cristo per loro, mentre le persone che periscono non sono mai state amate da Dio, né redente da Cristo, cioè, non sono parte del mondo di Giovanni 3:16.
Il mondo di Giovanni 3:16 (in Greco: kosmos, dal quale viene la nostra parola italiana, cosmo, che fa riferimento al nostro “ordinato, armonioso, sistematico universo”) è la creazione fatta da Dio nel principio, ora dissestata dal peccato, con al cuore gli eletti da tutte le nazioni, ora per natura figli d’ira come anche gli altri. Per quanto riguarda il suo popolo, il mondo di Giovanni 3:16 è la nuova umanità in Gesù Cristo, l’ultimo Adamo (1 Corinzi 15:45). Giovanni chiama questa nuova razza umana “il mondo” al fine di mostrare, ed enfatizzare, che non proviene solo dal popolo Giudeo, ma da tutte le nazioni e popoli (Apocalisse 7:9). Le persone che compongono il mondo di Giovanni 3:16 sono tutte quelle, e solo quelle, che diventeranno credenti (chiunque crede); e sono gli eletti che credono (Atti 13:48).
Questa spiegazione di Giovanni 3:16 non è una qualche strana, nuova interpretazione sognata da iper-Calvinisti negli ultimi tempi, ma la spiegazione che è stata data nel passato dai difensori della Fede che noi chiamiamo Riformata, cioè, da quelli che hanno confessato la sovrana grazia di Dio nella salvezza dei peccatori.
Questa fu la spiegazione data fa Francesco Turretini, teologo Riformato a Ginevra (1623-1687):
L’amore di cui si tratta in Giovanni 3:16 … non può essere universale verso tutti ed ognuno, ma speciale verso pochi … perché il fine di questo amore che Dio intende è la salvezza di coloro che Egli ricerca con tale amore … Quindi se Dio mandò Cristo per questo fine, e cioè che attraverso di Lui il mondo fosse salvato, Egli deve o aver fallito nel Suo fine, o il mondo deve necessariamente essere salvato di fatto. Ma è certo che non l’intero mondo, ma solo quelli scelti dal mondo sono salvati; quindi, a loro propriamente fa riferimento questo amore … Perché allora il mondo non dovrebbe essere preso universalmente come individui ma indefinitamente come chiunque, Giudei come Gentili, senza distinzione di nazione, lingua e condizione, che di Lui si potesse dire che abbia amato la razza umana, per il fatto che Egli non ha voluto distruggerla interamente ma ha decretato di salvare certe persone da essa, non soltanto da un solo popolo come in precedenza, ma da tutti indiscriminatamente, anche se gli effetti di quell’amore non dovessero essere estesi ad ogni individuo, ma solo a certuni, cioè, a coloro scelti dal mondo? (Istituzioni di Teologia Elenctica).
Riguardo alla parola “mondo” nelle Scritture, Abraham Kuyper, il teologo olandese (1837-1920), ha scritto:
Infatti se c’è qualcosa di certo da una lettura in qualche modo attenta della Sacra Scrittura, e che può essere ritenuto come fermamente stabilito è, realmente, l’inconfutabile fatto, che la parola “mondo” nella Sacra Scrittura significa “tutti gli uomini” solo come rarissima eccezione, e che quasi sempre significa qualcosa di interamente diverso.
Nello spiegare, in modo specifico, “mondo” in Giovanni 3:16, Kuyper proseguì nel dire che il riferimento è al “nocciolo proprio” della creazione, il popolo eletto di Dio, “il quale Gesù strappa via da Satana.”
… da questo nocciolo, da questa congregazione, da questo popolo, un “nuovo mondo,” una “nuova terra e nuovo cielo” apparirà un giorno, per mezzo di un’opera miracolosa di Dio. La terra non serve meramente a permettere agli eletti di essere salvati, per poi scomparire. No, gli eletti sono uomini; questi uomini formano un insieme, una raccolta, un organismo; questo organismo è fondato sulla creazione; e siccome ora questa creazione è il riflesso della saggezza di Dio e dell’opera delle Sue mani, la sua amministrazione da parte di Dio non può giungere ad un nulla, ma nel Grande Giorno della volontà di Dio nei confronti di questa creazione sarà perfettamente realizzata. (Dat De Genade Particulier Is, Particular Grace).
Sostanzialmente la stessa è l’interpretazione di Arthur W. Pink (1886-1952):
Volgendoci ora a Giovanni 3:16, dovrebbe essere evidente dai passaggi or ora citati, che questo verso non reggerà la costruzione che di solito è posta su esso: “Dio ha tanto amato il mondo“. Molti suppongono che questo significhi: “l’intera razza umana”. “L’intera razza umana”, però, include tutta l’umanità da Adamo fino al termine della storia del mondo: si estende, cioè, sia indietro che avanti nel tempo! Considerate, allora, la storia dell’umanità prima che nascesse Cristo. Milioni a noi sconosciuti di persone sono vissute e sono morte prima che il Salvatore venne sulla terra, sono vissute “senza speranza e senza Dio nel mondo”, e quindi sono passate ad un’eternità di perdizione. Se Dio “ha amato” loro, dov’è la minima prova che l’abbia fatto? La Scrittura dichiara: “Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via” (Atti 14:16). La Scrittura dichiara: “Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente” (Romani 1:28). Ad Israele Dio disse: “Voi soli ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra” (Amos 3:2). Alla luce di questi chiari passaggi, chi sarebbe mai così stupido da insistere che Dio nel passato abbia amato tutta l’umanità? Lo stesso s’applica, con uguale forza, al futuro… Il contestatore, però, ritorna su Giovanni 3:16 e ci dice: “Mondo significa mondo!” E’ vero, ma “mondo” non significa l’intera famiglia umana. Il fatto è che “il mondo” è usato in modo generale … Ora, la prima cosa da notare in connessione a Giovanni 3:16 è che il nostro Signore stava parlando a Nicodemo – un uomo che credeva che la misericordia di Dio fosse confinata alla sua propria nazione. Cristo lì gli annuncia che l’amore di Dio nel dare Suo Figlio, aveva in vista un oggetto maggiore, che fluiva oltre i confini di Palestina, fino a raggiungere “gli estremi confini del mondo”. In altre parole, questo era l’annuncio di Cristo che Dio si è proposto di concedere grazia nei confronti dei Gentili oltre che dei Giudei. “Dio ha tanto amato il mondo”, quindi, significa che l’amore di Dio è internazionale quanto alla sua estensione. Ma significa forse che Dio ami ogni singolo individuo che si trovi fra i Gentili? Non necessariamente, perché, come abbiamo visto, il termine “mondo” è generale piuttosto che specifico, relativo piuttosto che assoluto… in Giovanni 3:16, il “mondo” di cui si parla, deve riferirsi in ultima analisi al mondo del popolo di Dio. Dobbiamo dire così perché non esiste alcun’altra soluzione alternativa. Non può significare l’intera razza umana, perché metà di essa era già all’inferno quando Cristo venne sulla terra. E’ ingiusto insistere che significhi ogni essere umano ora vivente, perché ogni altro brano del Nuovo Testamento, dove si menziona l’amore di Dio, esso viene limitato al Suo popolo – cercate e vedrete! Gli oggetti dell’amore di Dio in Giovanni 3:16 sono precisamente gli stessi che gli oggetti dell’amore di Dio in Giovanni 13:1: “Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i Suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”. Possiamo ammettere che l’interpretazione che abbiamo dato di Giovanni 3:16 non è affatto nuova, non ce la siamo inventata noi: essa è quasi uniformemente proposta dai Riformatori, dai Puritani e da molti altri da allora. (La Sovranità di Dio).
Possiamo solo meravigliarci che uomini e donne Riformati sono così presto rimossi dalla verità dell’amore sovrano, particolare, elettivo di Dio in Gesù Cristo, verità che non solo è stata confessata “dai Riformatori e dai Puritani” prima di loro, ma è stata anche confessata dalla chiesa Riformata stesa nel suo credo I Canoni di Dordt.
Chi li ha incantati?
Per quanto ci riguarda, siamo determinati, per amore per la verità, ad opporre la menzogna di un amore di Dio in Gesù Cristo per tutti gli uomini senza eccezione; a tentare di recuperare quelli che sono stati presi in cattività da questa dottrina; e predicare e testimoniare, vicino e lontano, a tempo e fuor di tempo, un amore di Dio per il mondo che salva il mondo, una morte del Figlio di Dio che ha redento il mondo, un proposito di Dio per la salvezza dei peccatori che è realizzato, ed una salvezza di peccatori schiavizzati per mezzo della sovrana potenza della sola grazia di Dio per il conforto di ogni credente e la gloria di Dio.
(Appendice di: God So Loved the World)